1. Terry e due uomini


    Data: 15/10/2020, Categorie: Etero Autore: Bastino9, Fonte: EroticiRacconti

    ... mentre si ripuliva delle briciole mi disse “devo andare ma dammi il tuo numero di telefono”, “perché?, “come perché! altrimenti come ti ricontatto!? Non credere che sia finita qui matricola!”. Il suo viso si aprì in un largo e smagliante sorriso mentre mi tirava su. Era passata una settimana e non avevo più avuto notizie di Osman e quindi consideravo la storia finita prima di cominciare. Quella mattina stavo uscendo dalla facoltà e parlavo a telefono con l’agenzia immobiliare quando andai a sbattere contro Osman; “Terry?! finalmente ti ritrovo !! avevo scritto male il tuo numero di telefono, sono venuto più di una volta in facoltà a cercarti e non sono mai riuscito a trovarti, pensavo di averti persa”. Mi attirò a sé per un abbraccio stronca respiro. Insieme andammo a ritirare le chiavi del mio nuovo appartamentino, insieme facemmo gli acquisti per rifornire il frigorifero e per le mini pulizie generali, insieme entrammo in casa, insieme la scoprimmo e ne pigliammo possesso. Avevamo pulito, sistemato, cucinato, mangiato, giocato, riso ed ora fianco a fianco eravamo distesi sul letto. Lui si girò verso di me, sentii i sui sguardi fissi sul mio corpo mentre la sua mano stringeva la mia, “Osman prima di tutto devo dirti che io ho avuto un solo ragazzo e non ho quasi nessuna esperienza, sii paziente e dolce con me ti prego”. Il largo palmo della sua mano si posò sul mio viso e lo girò verso di sé, i suoi fantastici occhi mi guardavano con tenerezza, mi sentii sicura e mi ...
    ... affidai a lui. Le sue dita rapide si infilarono sotto la mia maglietta e la sfilarono, non portavo il reggiseno e il suo respiro si fece roco quando vide le mie mammelle tonde, sode e piene. Mi attirò a sé finché i nostri corpi non si toccarono, il suo respiro caldo mi colpiva il viso e mi piaceva; le mani racchiudevano il mio volto mentre le sue lunghe dita affusolate si infilavano tra i capelli scompigliandoli e massaggiando dolcemente la mia testa. Osman stava prendendo possesso di me ed io non opponevo resistenza anzi lo volevo. Sentii una sua mano scivolare lungo il collo e raggiungere il seno, mi spostai di quel tanto in modo che le dita raggiungessero il mio capezzolo, lo sfioravano, lo toccavano, lo stringevano, lo titillavano; io mi eccitavo. Mi staccai da lui e mi misi supina, mi denudò e si mise a cavalcioni sul mio ventre, nelle sue mani erano racchiuse entrambe le mammelle, le stringeva piano, con forza, dolcemente, con violenza, le sferzava, le leccava; i miei capezzoli erano turgidi e pronti ad esplodere ma lui non li toccò se non con la lingua per massaggi delicati e sensuali, li serrò poi fra i suoi denti : ebbi un fremito profondo, prima la lingua fingeva di spingerli fuori poi ritirandosi venivano risucchiati con forza quasi bruta. “Ahi! Ahiiiii!” mi affannai a sospirare ma lui continuò confortato dal mio piacere, il mio corpo era teso ed irrequieto, le gambe sfregavano l’una contro l’altra; la sua lingua umida scese fino all’ombelico e si infilò al suo interno ...
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