1. La decisione di George - 8° parte


    Data: 15/10/2020, Categorie: Altro, Etero Sesso di Gruppo Incesti Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... da sole e una collanina di cuoio, stupidi dettagli che però gridavano che razza di gran figo fosse.�Si, è vero, anche se gli interni non mi convincono granché!� disse con aria di sufficienza il ragazzo. Lei si avvicinò e cercò di darsi un contegno, tirando su le spalle e stando dritta il più possibile mentre aspettava che finisse. Era proprio davanti a lei, una gamba riposava sul lettino, l�altra era piegata con piede a terra che giocherellava assente con l�infradito. Il suo corpo da divinità la abbagliò in tutto il suo avvenente splendore, triplicando la sua voglia e la sua eccitazione mentre il vibratore continuava muoversi dentro di lei. Il bellissimo atleta aveva il torace completamente glabro, i muscoli perfetti e ben definiti e un velo di abbronzatura dorato. Qualche goccia di traspirazione riluceva sotto il forte sole di mezzogiorno. Si grattò la pancia.�Si, lo so, amico ma penso che la comprerò, se poi non la uso avrò buttato 350.000 verdoni, che vuoi che sia!� disse allegro e noncurante, ignorandola completamente. Mary non aveva la mente abbastanza lucida neanche per concentrarsi su quelle parole francamente offensive nei suoi confronti, considerata la sua situazione di semi-indigenza. Non ce la faceva più. La figa le colava giù per le gambe e si stava mordendo il labbro fin quasi a farlo sanguinare. Notò che il telecomando del suo vibratore era lì, sul tavolino, proprio accanto a lui. Se solo��Quante, dici? Non me lo ricordo amico, tipo dieci o dodici, devi ...
    ... chiedere a Miguel, se ne occupa lui dei miei gioiellini!� No, era troppo. Cominciò a mugolare poco prima che le ginocchia le cedessero, poi cadde giù, aggrappandosi al polpaccio di lui, che non batté ciglio, continuò a chiacchierare pigramente col suo amico:�Appunto, una Porsche in più o in meno che cazzo di differenza mi fa? Hahaha!!!� la donna stava quasi per svenire dall�eccitazione. Sentì la fronte inumidirglisi di sudore tra il caldo e le vampate. Era un tormento perché non riusciva a venire solo col vibratore, eppure era sempre più eccitata. I suoi occhi erano incollati al suo cazzo maestoso a riposo, padrone di tutti i suoi desideri, come del suo destino. Bello, bellissimo, meraviglioso, di un bel rosa chiaro e coronato dai peli biondi aveva proprio l�aspetto di un re. Senza neanche rendersene conto cominciò a baciare il ginocchio di Aaron, in una tacita supplica, immaginandosi ben altro odore, ben altro sapore. Il ragazzo, se anche la guardava da dietro gli occhiali da sole, continuava ad ignorarla tranquillo come non mai. Lei credette d�impazzire mentre lo ascoltava, arrogante e splendido, con lei pateticamente aggrappata alla sua gamba, ad implorare perché anche solo la notasse. Dopo alcuni minuti arrivò la frase più bella che la donna avesse mai sentito.�Ok fratello, ci vediamo sabato alla festa, comunque!� e riagganciò. Lei non riusciva neanche a parlare, lui posò pigramente il telefono sul tavolino, accanto al telecomando, poi si stiracchiò in maniera esagerata, ...
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