1. Storia di un ragazzo. cap. 3 - amicizie e gelosie


    Data: 16/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marmarpe, Fonte: Annunci69

    ... gambe sembravano forti e potenti. Continuarono a parlare un po' ma Marco non riusciva a staccare gli occhi dal pacco di Alfio e, temendo che i due potessero accorgersene, con una scusa andò via e li salutò. Salì al terzo piano per fare delle misurazioni e, dopo un quarto d'ora che era lì, sentì un rumore provenire dalle scale. Si avvicinò alla porta e vide Fabrizio che saliva. "Ehi, che ci fai qui? Sei già in pausa?" Gli disse. "Ho detto ad Alfio che sarei andato in bagno. E sono venuto a cercarti", rispose Fabrizio. Marco indietreggiò e Fabrizio lo raggiunse all'Interno dell'appartamento. Chiuse la porta alle sue spalle e avanzò verso Marco. Lo spinse verso la parete e cominciò a baciarlo. "Fabri ma che fai, potrebbe venire qualcuno, fermati!" Gli urlò contro Marco. "Non me ne frega un cazzo! Ti voglio! Ti avevo detto che tu sei solo mio. Il tuo culo è solo mio, la tua bocca è solo
    
    Mia. Eppure tu prima facevi la troietta con Alfio. Credi che non mi sia accorto che stavo sbavando davanti al suo pacco?" Marco si sentì scoperto "Ma io..." Fabrizio non lo fece finire e cominciò a baciarlo di nuovo. Lo portò in un angolo della stanza, lo fece appoggiare su una pila di pannelli di legno che erano lì, gli abbassò i pantaloni e lo penetrò. Cercava di soffocare i suoi gemiti animaleschi per evitare che qualche li sentisse. Lo scopò così per pochissimi minuti, fino a quando gli sborrò nel culo. Si rivestirono in silenzio e, prima di andare via, Fabrizio gli disse:" stasera ...
    ... vengo da te. Ho voglia di stare con te tutta la sera" "ma..." "Niente ma" continuò "voglio stare con te!". E se ne andò. La giornata passò in fretta e Marco ebbe parecchio lavoro da sbrigare. "Meglio così ", pensò... "Se sono occupato non ho tempo per pensare ad altro". Ma la sera arrivò presto e con lei anche tutti i suoi pensieri. Adesso ne era quasi sicuro: si stava innamorando. O comunque ci era molto vicino, perché quello che provava quando stava con Fabrizio lui non lo aveva mai provato. È questo doveva per forza significare qualcosa. Fece una doccia veloce, si vestì e, mentre stava cenando, arrivò una chiamata sul cellulare. Il numero era sconosciuto. Rispose e... "Marco? Ciao, sono Alfio, ci siamo conosciuti stamattina. Ho chiesto il tuo numero con una scusa al tuo datore di lavoro. Possiamo vederci tra un quarto d'ora davanti al cantiere? Devo parlarti di Fabrizio!" Marco non ebbe il tempo di pensare alla stranezza di quella domanda è disse subito di sì. In quel modo, pensò, se Fabrizio fosse venuto davvero a casa sua, non l'avrebbe trovato. È questa poteva essere solo una cosa positiva. Marco si recò all'appuntamento con Alfio. Lo trovò davanti al cantiere che armeggiava con il lucchetto del cancello:" vieni, entriamo, così possiamo parlare in tranquillità ". In realtà Marco non sapeva se preoccuparsi o meno ma poi seguì Alfio che nel frattempo era entrato in un garage del piano terra. "Allora, cosa volevi dirmi?" Chiese. "Guarda, voglio farla il più breve possibile. ...