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Annarella (iv parte - in tre)
Data: 18/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: cicciosv
Anna si racconta: Fabio, il mio ragazzo di allora mi aveva lasciato e io ero nella più completa disperazione! Ragionando tra me e me mi chiedevo cosa fosse successo tra noi e cosa l'avesse spinto a lasciarmi. Lui che si era preso tutta la mia mente, il mio corpo, i miei sogni e le mie speranze adesso si era stufato di me! La verità era che eravamo in crisi ormai da mesi, anche se non volevo ammetterlo a me stessa. Non eravamo pronti per una vita insieme e a lui interessava solo fare sesso e non voleva legami. Per alcuni mesi, prevalentemente facevo solo casa e università e i fine settimana uscivo con i pochi amici che mi erano rimasti. Poi dopo tanta disperazione avevo cominciato a reagire. Per dimenticarlo adottai la tecnica del chiodo schiaccia chiodo, abbandonandomi così saltuariamente ai piaceri del sesso e il risultato non fu per nulla negativo. Avevo 21 anni e voglia di divertirmi malgrado tutto! Mario mi telefonò quella sera, era un mio collega di facoltà, fuori sede che mi invitava a prendere qualcosa da bere in città. Accettai ed andammo in uno chalet panoramico dove preparavano dei cocktail favolosi e c'era la possibilità di ballare. Incontrammo lì anche altri nostri amici tra cui Gianni, il suo coinquilino, molto simpatico, anche lui nativo della provincia di Savona e iscritto alla stessa facoltà. Ballammo e bevemmo un bel po' e io, presa dall'allegria mi trovai spesso abbracciata a Mario. Anche se avevo tanto bevuto, volevo sentirmi libera e ...
... senza freni inibitori e quando Mario mi propose di andare nel suo piccolo appartamento che condivideva con il suo collega, io accettai. Salimmo sul scooter e andammo. Già per la strada cominciai a stuzzicarlo stringendomi a lui e ad accarezzarlo. Poi a casa, non ci volle molto e mi ritrovai tra le sue braccia, la mia bocca contro la sua, le sue mani che cominciavano ad esplorarmi e le mie che esploravano lui. Sentivo il gonfiore dentro i suoi pantaloni premermi contro il ventre e infilai la mano per saggiarne la consistenza, mentre le sue mani si inoltravano sotto la mia gonna, scostandomi le mutandine e stappandomi un sussulto di piacere. Ero eccitatissima mi inginocchiai davanti a lui, gli tirai fuori il cazzo e lo accolsi con piacere fino in gola. Mentre lavoravo così, lui mi tolse la maglietta, carezzandomi i seni nudi e la testa, accompagnando il ritmo della mia bocca sul suo cazzo. Ormai avevo voglia di prendermelo nella figa, mi sollevai e gli dissi: "Ora mettimelo dentro voglio godere con te, sbattimi fammi sentire il tuo cazzo che mi spacca!". Lui ubbidì, mi stese sul divano mi sfilò le mutandine, mi aprì le cosce e dopo una breve leccata mi entrò in figa già bagnatissima, facendomi urlare dal piacere. "Godi porcona! Senti come ti trapano! Ne avevi voglia vero?" mi diceva. "Si, fottimi , continua così che mi fai impazzire, entra tutto". " Sei proprio una baldracca, scommetto che ne vorresti anche un'altro di cazzo per farti godere" " Si ...