1. Cattivi pensieri


    Data: 18/10/2020, Categorie: Incesti Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti

    Questo racconto mi è stato richiesto da MiticoVeneto, tramite il Servizio di Scrittura Erotica privata. Se anche qualcuno di voi vuole usufruirne o semplicemente scoprire di cosa si tratta, visitate il sito http://veneresole.com/ Spero che il racconto vi piaccia tanto quanto è piaciuto a colui che me l’ha chiesto. Buona lettura! “Siamo quasi arrivati!” “Questo l’hai detto già mezz’ora fa..” “Eddai! Goditi quest’aria di mare!” Noemi alzò gli occhi al cielo. Ventitré anni che era sua figlia e ancora lui non conosceva un cazzo di lei. Tutte le volte che lui proponeva di andare a fare un giro in barca, lei doveva ricordargli che soffriva il mal di mare. Di solito, suo padre, dopo questa affermazione, s’inventava un appuntamento al lavoro che non c’era, un cliente che non esisteva, un colloquio mai organizzato. Tutto pur di evitare di fare altre attività ricreative che non coinvolgessero il suo amato yacht. La vita di Massimo aveva tre pilastri fondamentali: il suo yacht, i suoi soldi e le belle donne. E quest’ultimo punto fondamentale trovava conferma non solo nelle corna mastodontiche che aveva sua madre (ma per le quali chiudeva sempre entrambi gli occhi per via della vita ricca e facile che si faceva con lui), ma anche per il fatto che Noemi stessa fosse figlia del tradimento. Massimo era sposato, anni prima, con un’altra donna. Una donna davvero carina e cordiale, madre dei suoi due figli. E poi, come ci si può immaginare, lei lo aveva scoperto tra le cosce della madre di ...
    ... Noemi, sul bancone della cucina. Inutile dire che il divorzio è stato fulmineo. E quando Massimo scoprì che sarebbe diventato di nuovo padre, decise di sposarsi per la seconda volta. Anche se questo secondo matrimonio non era servito ad un fico secco! Lui spendeva soldi a palate nel farsi le puttane cinque giorni la settimana. Beh...adesso era un giorno alla settimana. A 64 anni, il pisello non ti funziona più questo granché. “Okkei, ci siamo!” “Finalmente...” disse Noemi trattenendo un conato di vomito. “Adesso facciamo un bel bagno e poi mangiamo qualcosa!” “Sì, io non mangio chissà cosa, va bene?” Ma davvero le stava proponendo di mangiare quando il suo stomaco si stava rigirando come un calzino? In quel frangente, a Noemi venne quasi spontaneo mandare a cagare lui e quella sua barca di merda e di ordinargli di riportarla subito sulla terraferma. Ma sua madre era stata chiara: tenta di stare al gioco e cerca di divertirti con tuo padre, lui ti vuole bene veramente! Certo, come no. A lui importava solo lavarsi la coscienza e comprare il suo affetto semplicemente per il fatto che lei aveva scoperto per cosa spendeva i suoi soldi o come mai lavorava fino a così tardi. “Andiamo! Spogliati e facciamo un tuffo! Intanto tiro fuori la scaletta!” Noemi alzò di nuovo gli occhi al cielo e trattenne uno sbuffo. Prima farai ciò che vuole e prima sarà finito questo supplizio, disse Noemi tra sé e sé. Scese verso la poppa e cominciò a togliersi i vestiti. Il suo corpo tonico era già scuro ...
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