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Il traghetto (il monokini-XI parte)
Data: 18/10/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Fil73
... che gonfia le piccole vele triangolari, colorano il mare. Un puzzle di colori, che si incrociano, si rincorrono, saltano, e di tanto in tanto tonfano tra schizzi e atleti in acqua, come la cenere della sua sigaretta a terra. “Brucia l’asfalto mia Dama nera, Ricopri i miei abiti di polvere e smog. Illumina la notte mio occhio di falco, Colma i miei sguardi di albe e tramonti. Portami lontano mio cuore d’acciaio, Riempi i miei polmoni di profumi di campi in fiore…” Non Riesce a leggere la fine, il suo profumo svela la presenza, il soffio del mattino lo porta al suo naso. “Buon giorno , stavo finendo la sigaretta e ti avrei portato il caffè…” “Allora non scrivi solo di me..” “La smetti di sbirciare sullo schermo? Vieni qui!” Abbassa le gambe, offrendosi come seduta, il suo abbraccio come spalliera, il suo bacio come appoggio finale. Dopo qualche interminabile attimo, lei si gira verso la macchinetta e versa il liquido scuro nelle due tazzine. “Meglio berlo prima che si freddi.” Il caffè riporta un pò di energia, il richiamo notturno della loro passione li ha fatti dormire fino a metà mattinata. La decisione di dormire con lui e la richiesta di Camilla, l’hanno lasciata di nuovo con lo stesso abbigliamento della sera prima. Seduti sulla stessa sedia, lei gli chiede di raggiungerla in albergo dopo pranzo, così da permettergli di passare un po di tempo con le sue amiche che ha trascurato un po, e poi concludere insieme la giornata in spiaggia. Rimane in veranda mentre lo sente ...
... entrare in doccia, la tentazione di seguirlo è tanta, ma sa che poi se ne andrebbe almeno un’altra oretta. Il rapporto della notte, l’ha lasciata appagata, non ci fosse stata quella dolce interruzione del sonno, sicuramente se ne sarebbe fregata del mare e del sole, ma i ricordi della sera prima e degli abbracci notturni, la cullano dentro, e lascia che un’altra tazzina di caffè le insapori la bocca prima di uscire. La temperatura è già alta, la polvere alzata dai passi sullo sterrato sembra coprire i suoi piedi come una calda coperta. Il vestito della sera prima inizia a macchiarsi di piccole gocce di sudore. Arrivata nella hall, la temperatura refrigerata le da subito sollievo, l’aria fresca nei suoi polmoni, le facilita la respirazione. Lui esce dalla doccia, approfitta di quel tempo a disposizione per sedersi tra due ruote e fare un giro in paese. L’aria calda inalata in quei pochi minuti, lo convince a fermarsi in un bar e cercare refrigerio in qualche fresca bevanda. Camilla è ancora stravolta dalla nottata passata in compagnia di un ospite dell’albergo quando Ginevra bussa alla porta, chiedendo il permesso di entrare in quella che sarebbe anche la sua stanza, dove ancora si respira l’aria dell’amore consumato. Mentre sorseggia il suo Margarita frozen, l’attenzione cade sulla vetrina di una boutique al suo fianco. Un costume monokini a uncinetto bianco svetta tra tutti e gli sembra di vederlo indossato da lei anziché dal manichino. Vorrebbe vederla con quel capo indosso nel ...