IL TUTOR
Data: 19/10/2020,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... le gambe e sentii la mia vagina fradicia e dilatata.Allungai la mano e cominciai a masturbarmi, prima solleticando il clitoride e poi penetrandomi con le dita. Stavo godendo, anche se mi pareva di poggiare sopra ad un letto di chiodi.Toccandomi provavo una sorta di piacevole dolore, un masochistico solletico che contraeva ogni singolo muscolo del mio corpo, dandomi un piacere smisurato, tanto che ad un tratto mi parve di soffocare.Mentre affondavo le dita dentro me, nella testa mi rimbombavano ancora quei colpi, cadenzati ed allo stesso tempo irregolari. Sentii un’onda di fuoco generarsi dentro le vene che risalì dai piedi al cervello, contraendomi e piegandomi; mi sentivo agonizzante con queste scariche che continuavano ad invadermi.Credo che inconsciamente emisi anche un forte urlo.Il mio respiro era rotto, sentivo queste scosse di piacere che rallentavano ma ancora non si erano placate e, data la loro intensità, continuavano a tenermi contratta.Ci volle un bell’attimo per riprendermi.Quando mi calmai, mi sentii a pezzi, spossata, distrutta.Non volli più pensare a niente, anche se avevo provato un orgasmo di una intensità incredibile spiando altre persone. Non pensavo fosse giusto ma non volevo neanche vergognarmi di questo. Io non c’entravo nulla. Ero stata vittima di quell’episodio, quasi fossi stata violentata.Ed avevo goduto tantissimo.Svenni in un sonno profondo.Capitolo IV.La mattina mi svegliai di buon ora. Avevo le gambe intorpidite e tremolanti; mi sentivo ...
... ancora particolarmente ansiosa ed eccitata.Andai a farmi una doccia come di consuetudine; le forti emozioni della sera prima erano ancora dentro me, intatte, come se tutto fosse accaduto un istante prima.Cercavo di riprendere controllo dei miei pensieri ma l’adrenalina circolava ancora nel mio corpo. Con grande fatica evitai di far scivolare il soffione della doccia giù, in mezzo alle mie gambe; dovetti abbassare la temperatura dell’acqua per raffreddare quei bollori.Una volta asciugata tornai in camera per vestirmi, aprii l’armadio e per la prima volta in vita mia, guardando i miei vestiti, mi venne la nausea.Li scartai uno ad uno, chiedendomi come potessi avere un guardaroba tanto schifoso.Mi ripromisi che, quel pomeriggio, avrei staccato qualche minuto prima il lavoro, così da poter andare in centro a fare un minimo di shopping.Trafficando nel mio beauty-case trovai anche un rossetto, che mi pareva ricordare di aver utilizzato un capodanno di qualche anno fa. Pensai se metterlo o meno; alla fine, visto il colore rosso fuoco, decisi di soprassedere.Diedi cura ai miei capelli, cercando di asciugarli in modo tale da renderli vaporosi, evitando di legarli come ero solita fare.Uscii di casa alquanto imbarazzata per la paura di trovarmi a faccia a faccia con Simone fuori dal mio uscio. Non vidi nessuno.Arrivai al mia postazione di lavoro alquanto elettrizzata, Simone non era ancora arrivato.Dovetti subirmi le lusinghe e gli apprezzamenti scherzosi dello staff, per il mio nuovo ...