IL TUTOR
Data: 19/10/2020,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... look.Iniziai a lavorare cercando di concentrarmi, anche se ero trepidante ed ansiosa; non vedevo l’ora dell’arrivo di Simone, che invece tardò.Quando arrivò mi sentii gelare.Lui, con la solita disinvoltura, entrò, e con un grande sorriso, salutò tutti.Poi, come di routine, cominciò il suo giro di colloqui e confronti, passando da una scrivania all’altra, valutando gli sviluppi individuali relativi al nostro progetto, pianificando il proseguo. Tremavo, pensando a quando fosse toccato a me.Alla fine, dopo aver concluso con gli altri, mi si avvicinò, mettendosi, come era solito fare, alla mia destra e poggiandomi una mano sulla spalla; cominciò a chiedermi come proseguiva il mio lavoro.Era un’azione che faceva quasi tutti i giorni, sempre allo stesso modo, ma questa volta, per me, era diverso. Sentivo la sua mano calda, che poggiata sulla mia spalla leggermente mi massaggiava, il suo alito fresco, il suo profumo a base di agrumi, non troppo dolce ma intenso.Io, con la voce leggermente rotta, facevo fatica a concludere i periodi delle mie frasi.Cominciai a sudare freddo; non mi riconoscevo. Io, Giulia, impervia e caparbia, colei che ha sempre domato le emozioni e gli impulsi, decisa e determinata, ora agitata ed in preda alle mille emozioni che la mente ed il corpo generavano in quella situazione, come una timida scolaretta al suo primo giorno di scuola.Cercando a gran fatica di attivare tutte le sinaspi del mio cervello, per meglio comprendere il ragionamento logico che Simone ...
... mi stava esponendo, concernente il processo di sviluppo del mio lavoro, la coda del mio occhio cercava inesorabile quella protuberanza dei suoi pantaloni che nascondeva, al suo interno, il fallo, per poter scorgere qualche dettaglio in più di quell’attrezzo del piacere che stanotte aveva fisicamente soddisfatto una donna a me ignota e, indirettamente, mi aveva fatto sognare e godere come non mai.La sagoma delineata ed in rilievo, che si vedeva pronunciata sul pantalone, era imponente.Era evidente che Simone fosse un uomo ben dotato.Vederlo lì, a circa quaranta centimetri dal mio viso, mi fece perdere, per qualche frazione di secondo, il senso della realtà.Immaginavo il calore, l’odore ed il sapore del suo sesso.Tutto ciò mi pareva di sentirlo proprio in quel momento, come se potesse passare così facilmente dai suoi pantaloni.Mi sentivo il viso bollente, come se il calore emanato dal quel possente fallo surriscaldasse la pelle della mia faccia, le mie narici invase di fumi, come se percepissi i profumi del suo umore, l’acquolina in bocca, immaginando di assaporare il gusto della pelle sapida ed intima del suo pene.La sua mano, calda e decisa, che nel mentre massaggiava la mia spalla, non aiutava a distogliermi da quei pensieri.Il suo pene, procuratore di piacere sessuale, era lì, vicino a me; avrei voluto vederglielo, appoggiargli sopra il mio viso, strusciarmelo addosso, baciarglielo, leccarglielo.Come un doccia gelata mi sentii richiamare, forse due volte.“Giulia, Giulia.. ...