1. La casa nell'uliveto.


    Data: 21/10/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59

    Ovidio: �Ciò che è lecito non da piacere, quello che è proibito infiamma�Capitolo primo: Un�ombra si aggira nella notte.Nel 1930, il fascismo aveva portato una trasformazione radicale nella vita di tutti gli abitanti del nostro paese. Era un regime totalizzante e toccava ogni aspetto della nostra vita quotidiana, la scuola, la famiglia e il lavoro.All�epoca frequentavo il primo anno dell�O.N.B. (opera nazionale balilla), l�attuale terza elementare.Per raggiungere la scuola percorrevo a piedi, ogni giorno, quattro chilometri, due all�andata e due al ritorno, perché abitavo in una zona periferica, dimenticata persino dagli stessi abitanti del villaggio.La mia famiglia era contadina e di umili condizioni economiche. Papà era un bracciante che lavorava la terra concessagli in mezzadria, un uliveto di proprietà del Marchese Pinanco (nome di fantasia). La nostra casa era in mezzo all�uliveto, nella porzione più alta.Quell�anno, avevo appena otto anni e condividevo la camera da letto con mia sorella Anna, un�adolescente di quindici anni.In quel periodo, a causa dell�episodio che vi racconterò, mi sono trovato a dover ragionare su certi comportamenti, tenuti degli adulti, che ancora non comprendevo.Tutto ebbe inizio nei primi giorni di settembre del 1930, quando verso le tre di notte fui testimone di alcuni fatti misteriosi che avvenivano nella mia camera e che suscitarono la mia curiosità di conoscere la verità. In piena oscurità fui svegliato dallo stridio dei cardini della porta ...
    ... di legno, che aprendosi rompeva il silenzio della notte.Da piccolo ero capace di riconoscere i miei genitori e Anna, anche senza vederli.Mi bastava sentire il loro odore.La puzza di sudore caratterizzava gli effluivi che emanava il corpo di papà. Mentre quello di Anna e mamma spandeva una dolce fragranza, che ricordava la lavanda.La prima volta che avevo visto l�ombra entrare nella camera da letto, che condividevo con Anna, non mi aveva spaventato, perché sapevo chi era.La sua identità faceva venir meno la paura del buio, ma quello che non capivo era la ragione della sua visita in quella stanza, e per quale motivo entrava come un ladro, dirigendosi verso il letto di Anna.Dopo alcuni minuti che era entrata, si sentiva lo scricchiolio delle stecche di legno del letto di Anna, che sfregando sulle spranghe di ferro, emettevano un cigolio ripetitivo e costante.In quei lunghi minuti percepivo dei lievi singulti emessi da Anna, mentre l�ombra grugniva come un maiale.Anna, in quegli istanti, per quanto si sforzava di controllare le proprie emozioni, non riusciva a trattenere i gemiti, che aleggiavano in camera come dei latrati di cane.I rumori, prima che finissero, diventavano sempre più forti e poi all�improvviso si placavano. L�ombra smetteva di grugnire e prendeva a guaire come un cane.Subito dopo, in silenzio, l�ombra si alzava furtivamente uscendo veloce dalla stanza. Una cosa che mi aveva colpito in quegli istanti, era il forte odore che proveniva dal letto di Anna. Anni dopo, ...
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