Tale Figlio tale Padre 17 (Edo, che paparino) - Racconti Erotici

Tale Figlio tale Padre 17 (Edo, che paparino)

Weh ciao Claudio come va? come siete messi in questi giorni? vi andrebbe di organizzare finalmente il nostro incontro? fra 3 giorni avrò casa libera per una settimana. Fammi sapere Edo Questo era il testo del messaggio che ricevette mio padre una sera di fine agosto. Quando lo lesse era seduto sul divano con me affianco, stavamo guardano la Tv in salone mentre mamma era salita a farsi un bagno rilassante. Pochi istanti dopo averlo letto notai che il cazzo del mio Pà divenne duro e puntava sui pantaloncini. Lo guardai e gli dissi con mezzo sorriso: ci sono buone nuove? Lui: Si Si Fabietto mio, Edo ci chiede se abbiamo voglia di organizzare in quanto avrà casa libera per una settimana. Figo risposi io..... bene digli che siamo vogliosissimi e che una sera di questa possiamo andare da lui! e così al sol pensiero di far sesso con quel bel ragazzo e mio padre anche il mio cazzo si risvegliò! I nostri ormoni si erano già messi in moto e visto che mia madre era salita da pochissimo ne approfittammo per farci un bel 69 sul tappeto della sala. Mio padre era già a torso nudo e con solo i pantaloncini (senza slip) , mentre io indossavo una canotta molto lunga ed ero in slip, quindi ci volle un niente per ritrovarci completamente nudi sul tappeto. La mia bocca era completamente piena del membro di mio padre, il suo cazzo era veramente duro e gonfio forse più del solito e questo evidentemente era dovuto al fatto che Edo gli piaceva davvero molto e al pensiero di farsi sfondare il culo da ...

... quel giovane e bel paparino lo mandava su di giri come quando ha tra le chiappe il mega cazzone dello zio Tommy. A dire il vero anche il mio cazzo era al massimo della durezza e in cuor mio anche a me Edo piaceva davvero molto. Avevo pensato più e più volte di poterlo baciare, di slinguarmelo, il suo sorriso mi aveva ammaliato e poi era maschile al 100% aveva un modo di fare che attraeva in modo pazzesco sia me che il mio Pà. Continuammo il nostro 69 godendo dei nostri cazzi vogliosi e bagnaticci, dalle cappelle grondavano già i primi umori che venivano immediatamente ripulite dalle nostre voraci lingue. Ammiravo il cazzo del mio Pà e pensavo a quanto fosse bello e grosso e che a breve avrei potuto gustarmelo insieme a quello di Edo e farmi riempire di calda sborra bocca e culo. Non feci in tempo a finire di pensare a quella scena e di visualizzarla nella mia mente che caldi schizzi improvvisi mi ricoprirono il viso e la bocca. Mio padre era venuto...... cazzo era durato davvero poco! non era da lui.... Dopo che gli ebbi ripulito l'uccello da ogni traccia di sborra si scusò dicendomi: perdonami Fabio ma credo che Edo abbia strani effetti su di me! Tranquillo Pà risposi io..... ora però rivestiamoci e rispondigli che quando vuole andiamo da lui. E così pochi minuti dopo gli mandò il messaggio e ne ebbe uno di pronta risposta dove diceva che se ci andava bene potevamo andare da lui venerdì sera per le 22 Gli rispose che era perfetto anche perché proprio quel venerdì Luisa aveva ...