1. Training per silvia (enrico) (2)


    Data: 23/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... stronzo! Falle il culo a ‘sta troia! Falle il culo, dai!”, ed è talmente fuori di sé che, quando il porcone si avvicina a loro col cazzo in tiro, lui glielo agguanta e lo infila nello sfintere di Rita. La donna si volta indietro e cerca di spingere via Andrea. Sembra che sia davvero una vittima e che non finga per eccitare i due uomini, così come faceva poco fa. I due la stanno letteralmente violentando e lei non si controlla più. Il suo viso è contratto, quasi come se il piacere glielo stia stravolgendo. Lo sente aumentare dentro di sé e sa che da un momento all’altro può irrompere all’esterno.
    
    “Merda!”, esplode. “Così mi fate godere, brutti porci!”. Si agita e scuote il capo a destra e a manca, e i suoi bei capelli ondeggiano per ogni dove schiaffeggiando i volti dei due stalloni, abili e instancabili montatori carichi di libidine. “Quant’è grosso!”, sussurra ad Andrea, torcendosi verso di lui. In effetti, tra i tre quello del porcone è il cazzo più grosso e nel culo si deve sentire anche piuttosto bene.
    
    “Vengo, merda! Vengooooooooo!!!”, squittisce Rita, mentre Michele le ciuccia avidamente un seno. Lei si aggrappa al collo di Andrea e trema tutta, sbrodolando umori sull’asta e sui coglioni del regista.
    
    Io sono arrivato ad un punto di non ritorno. Il cuore mi pulsa in testa e la verga nei pantaloni. Mi chiedo che cosa potrebbe succedere se irrompessi nella saletta e mi unissi all’allegra combriccola.
    
    Ma sì! Chi se ne fotte!
    
    Scosto la tenda ed entro. “E tu ...
    ... chi cazzo sei?”, fa Franco, smettendo per un momento di scopare Silvia. Tutti si girano verso di me.
    
    “Ciao, Enrico!”, mi saluta Michele. “Vieni, dai! Devi assolutamente provare questa puttana! E’ insaziabile e instancabile. La minchia non le basta mai!”.
    
    “Veramente… adesso… sarei un po’ stanchina…”, sospira lei, stremata dall’ultimo orgasmo.
    
    “Ma che cazzo dici, stronza! Dopo che mi hai infilato un dito su per il culo e mi hai fatto succhiare da quella merdaccia, ora dici che sei stanchina?!”, sbotta il regista, prendendola in giro quando altera il suono dell’ultima parola. La spinge di lato e si libera. Così facendo, anche la nerchia di Andrea sguscia dal suo sfintere. La donna si ribalta sul divano e finisce supina a cosce aperte. “Guardala! E’ fradicia e pronta ad essere montata come una vacca! Dai, che aspetti?”, aggiunge istigandomi. Effettivamente, la cosa non mi dispiace: devo pur scaricarmi i coglioni in qualche modo. Mi slaccio i jeans e vedo già un’espressione preoccupata dipingersi sul volto di Rita, la quale si ritrae sulla seduta cercando di sottrarsi a me.
    
    Tuttavia, non appena mi tiro giù gli slip e il mio cazzo schizza fuori rimbalzando su e giù, i suoi occhi si accendono e un sorriso pieno di libidine le colora il viso. Si lecca le labbra e le sue gambe si schiudono nuovamente, rendendosi così più disponibile.
    
    “Che ti dicevo? Non è una gran troia?”, fa Michele, accorgendosi anche lui del nuovo atteggiamento di Rita.
    
    “Che cazzo meraviglioso!”, ...
«1234...»