1. Schiava dei carerati


    Data: 09/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Carlo checca, Fonte: EroticiRacconti

    Io mio nome è Carlo, ma credo, sia l’unica cosa che è riconducibile al maschile, in quanto sono nato con un corpo molto femmineo, alto 160 e magro, con un m icro pisellino, rosa, senza peli e gracile. Non sono mai stato attratto dal sesso femminile, ma ho sempre combattuto, invece la forte attrazione che sento, verso il Maschio, pertanto ho spinto tutte le mie forze nello studio, mi sono laureato in legge prestissimo e ho fatto mille concorsi, fino ad aver vinto un posto come direttore di un pic colo carcere su una isoletta sperduta del mediterraneo e eccomi qua, in un piccolo carcere maschiole su questa sperdfata isoletta. Nel carcere che io dirigo vi sono 70 detenuti, tra cui molti extra comunitari, tutti di sesso maschile ed una ventina a di secondini. La casa circondariale da me diretta, è l’unica costruzione dell’isola, quindi sia io che le guardie viviamo nel carcere insieme ai detenuti, io in un appartamento tutto per me, le guardie nella caserma all’interno del carcere, i detenuti naturalmente nelle celle. Le guardie sono tutte di sesso maschile ed età molto giovane: vanno dai 20 ai 30 anni massimo, anche i detenuti sono mediamente di età molto giovane (il più giovane ha 20 anni il più vecchio ha 42 anni). Quindi in definitiva vivo su un isola da sola con quasi 90 maschi , che data l’assenza di donne sono in perenne stato di eccitazione. Io, da quando sono in questo penitenziario, alla vista di tanti maschi, mezzi nudi con comportamenti molto osceni, vivo in una ...
    ... perenne eccitazione e mi sono venuti moltissimi desideri, vedo questi, grossi maschi pelosi, a petto nudo che mi sovrastano in altezza e in peso e per cercare di nascondere il mio stato, sono severissimo, specialmente coi detenuti, facendomi odiare da tutti, inoltre, lontano dagli sguardi delle guardie, quando ci sono solo i detenuti, compio appositamente movimenti femminili e sculetto oscenamente mostrando il culo fasciato dai pantaloni che porto molto stretti. Ma la sera, e quando sono solo in casa, mi trasformo, mi piace stare con la lingery femminile, che ho comperato nell’unico negozio dell’isoletta, nelle pareti di casa, giro completamente nuda con le sole calze autoreggenti, i perizomini e le scarpe col tacco alto, mi piace guardarmi allo specchio, scuelettare in questo mio corpo liscio, senza peli, col mio pisellino minuto e immaginarmi in balia degli energumeni che sono detenuti. La mia rovina è stata che due detenuti, tra i più furbi e grossi, che avevano il permesso premio di uscire fuori dalle mura, per dei lavori manuali, mi ha visto un giorno, e senza farsi vedere da me mi ha fotografato in lingery, mentre mi stavo masturbando il culetto con un grosso fallo di plastica. Il giorno dopo, nel mio ufficio ho trovato una lettera: - illustrissima dottoressa Carla (già leggermi al femminile mi ha eccitata), sono ormai in nostro possesso alcune fotografie , che la ritraggono in pose inequivocabili, che dimostrano senza ombra di dubbio che razza di TROIA sia lei. Se non vuole ...
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