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Solo piacere e nient'altro
Data: 25/10/2020, Categorie: Incesti Autore: MUSFOR
... corrente che potevamo usufruire della mensa e che avremmo pernottato in un hotel 3 stelle convenzionato con la Rai ubicato proprio vicino agli studi. Senza volerla fare lunga la nipotina vinse tutte e due le puntate prenotandosi di diritto a partecipare alle puntate del giorno seguente. Uscimmo dagli studi felici, incamminandoci verso l'hotel che ci avrebbe ospitato. Eravamo gasati nonostante si fosse affermata campionessa senza aver vinto nulla; ridevamo e programmavamo la serata andando a cena in una tipica trattoria a Trastevere; non ci eravamo accorti che....ci avevano dato una camera matrimoniale, un argomento quest'ultimo che ci portò a continuare a ridere immaginando russate, calci e rumori vari che ci avrebbero fatto passare la notte in bianco. "Tu da quale parte dormi"? chiese Sabrina sedendosi sulla poltrona e cercando di sfilarsi gli stivali "Se per te è uguale - feci io - preferirei a destra" sedendomi di fatto sul letto e togliendomi le scarpe. "Faccio la doccia e usciamo ?" chiese la nipotina già mezza denudata mentre entrava in bagno. Era bella Sabrina e vederla così in slip e reggiseno, senza accennare un minimo senso di pudore davanti a suo zio, mi provocò un certo turbamento. Credevo che le sue gambe fossero molto più affusolate, invece erano belle in carne e le natiche non presentavano nessun accenno di cellulite. Tutto questo contribuì a farmi notare che qualcosa si muoveva dentro me. Provai ad alzarmi all'impiedi e in effetti il rigonfiamento che ...
... avevo davanti era evidente. Cercai in tutti i modi di pensare ad altro, accesi la Tv e andai alla finestra che sporgeva sul cortile interno dell'hotel dove si affacciavano altre finestre. "Zio, tu non fai la doccia?" urlò Sabrina dal bagno "Non adesso tesoro, la farò stasera prima di coricarci" . Notai alcuni secondi dopo aver terminato la frase che avevo chiamato "tesoro" mia nipote; non l'avevo mai fatto, ma tutto sommato non mi curai tanto della cosa. Uscì dal bagno avvolta in due teli; uno in testa e l'altro che le cingeva il corpo. Con molta naturalezza ritornai alla finestra criticando a voce alta quell'architetto che aveva progettato quegli archi a piano terra; non volevo metterla in imbarazzo mentre si vestiva, invece lei si avvicinò accanto a me mentre si aggiustava meglio i mini slip , cercando di commentare la cosa. Cristo, era con le tette al vento; non potei fare a meno di guardarle, erano sode con i capezzoli piuttosto turgidi, come se fossero pronti ad una fase più acuta di eccitazione. "Guarda quella finestra di fronte, c'è gente che ci osserva" feci io chiudendo le tende e rimettendomi le scarpe. Cercavo di darle le spalle perchè dopo quella vista, il mio cazzo si era indurito di nuovo a dismisura, e avrei avuto tutte le ragioni di questo mondo di imbarazzarmi in quanto mi era difficoltoso gestire 21 cm di carne fremente. Fortunatamente riuscimmo ad uscire e a trascorrere una serata divertente. Avevamo già telefonato a mia moglie annunciandole in anteprima la ...