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Solo piacere e nient'altro
Data: 25/10/2020, Categorie: Incesti Autore: MUSFOR
... di allungare una mano dietro di lei per tirare via i miei slip. "Ancora non è il momento - le dissi - mettendola supina e posizionandomi con la testa davanti alla sua fica bollente. " voglio fartelo desiderare il più a lungo che posso.....devi gemere dal piacere" e dicendo così rituffai la testa tra le sue cosce, mentre le mani scorrevano lungo i suoi seni schiacciandone dolcemente i capezzoli giù duri come il legno; la lingua esplorava le parti più profonde della fica e la bocca risucchiava quegli umori ancora più dolci del miele. Poi, ogni tanto alternavo risalite lungo il suo corpo, fermandomi col cazzo dalle parti della sua vulva, ma senza penetrarla, e con la bocca attaccata alla sua nel momento in cui la mia lingua penetrava all'interno di essa sino a raggiungere la gola e a depositarne lì i suoi stessi sapori. Lei gemeva, continuando a supplicarmi di darglielo. " Ti prego zio, mettimelo dentro...sfondami...non ce la faccio più...scopami forte, fammi male" e fu in quel momento che il mio uccello penetrò dentro di lei. Mi muovevo lentamente, facendo scorrere il cazzo dolcemente e piano sino a raggiungere il contatto con i testicoli, per poi risalire sino a quasi farlo uscire ....e poi ancora dentro....dolcemente...e ad ogni affondo era un gemito prolungato. "Ti piace tesoro"? - Sei venuta più di una volta o sbaglio?" "Non le ho contate zio, ma saranno state mille volte......" "Dove vuoi che venga? quì nella fica o....."? " In bocca, zio, lo voglio succhiare tutto"....e ...
... mentre i suoi movimenti forsennati e carichi di maialaggine erano accompagnati a ritmo da suoni improbabili di piacere la inondai di tanto, tantissimo sperma. Nella trasmissione del giorno seguente Sabrina uscì dal gioco, ma ci spettava di diritto un altro pernottamento. Non era più necessario fingere o crearsi inutili problemi. Sapevamo già cosa ci aspettava da lì ad un paio di ore. Decidemmo di mangiare in una pizzeria attigua all'hotel, proprio per non perdere tempo prezioso. Durante la cena Sabrina mi tempestò di domande che, - disse lei - in altre circostanze non mi avrebbe mai fatto. Una di queste riguardava il mio passato di amante dedito alle situazioni eccessivamente piccanti alle quali sottoponevo le mie occasionali amiche. Le spiegai che una delle peculiarità che dovevano avere le mie amiche era la porcaggine. "Posso chiederti una cosa, zio?" " Con la zia non hai mai provato a fare di queste cose? Si rifiutava, vero?" In effetti non mi andava di confidarle cose che in un lontano passato, ci aveva visti protagonisti di qualche situazione. Rise e quella risata mi diede quasi il diritto di chiederle se anche lei si sentiva maialona dentro e sino a che punto si sarebbe spinta . " insieme a te, spero?" "Certamente" io ti farei da maestro e tu saresti la mia allieva preferita. "Dimmi la verità, zio, hai in mente qualcosa per stasera"? "Potrebbe essere di sì, ma solo se tu rispondi sinceramente ad una mia domanda : " Ti imbarazza se io e te scopiamo davanti ad un'altra ...