Un amico pessimo
Data: 25/10/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ChopstickNick2, Fonte: EroticiRacconti
Sono sul divano in salotto a giocare con l’Xbox quando ad un tratto sento il campanello suonare. Senza nemmeno chiedere chi sia apro il portone e sblocco la serratura per poi ritornare a giocare. Dopo qualche istante sento qualcuno che chiede permesso e poi entra senza attendere risposta. Stacco gli occhi dallo schermo solo per un attimo giusto per salutarla e poi riprendo il mio videogioco. È Lucia, una mia vecchia compagna di classe che ho ripreso a frequentare negli ultimi tempi perché sta insieme a uno dei miei più cari amici, Alessio. Quando programmiamo un’uscita in compagnia, dato che non ha la macchina e abita vicino a me, spesso mi offro di accompagnarla. I capelli castani sono raccolti in una coda di cavallo alta fa ricadere sulle spalle scoperte una cascata di ricci. Gli occhi verdi risaltano come smeraldi sull’incarnato bronzato dal sole, mentre un semplice brillantino riluce in un angolo del naso. Indossa un semplice vestitino blu a fiori bianchi che le arriva alle ginocchia e mostra la scollatura generosa, invece i sandali color corda lasciano intravedere le unghie dei piedi dipinte con uno smalto corallo. «Ciao Lucia, dammi un attimo che finisco qui e poi mi cambio così possiamo andare. Siediti intanto, non ci impiegherò molto. » Lei mi ringrazia e mi lancia un sorriso fatto di denti bianchissimi, come di porcellana, poi passa veloce di fronte alla tv e con grazia si siede sul divano. Si sistema la gonna come più le conviene e si mette ad aspettare ...
... giocherellando col telefono. «Allora, come va? Tutto bene?- le chiedo senza voltarmi –Scusami se non ti guardo ma è la sesta volta che ci riprovo e davvero mi manca pochissimo. » «Tranquillo, non ti preoccupare. Non c’è male dai e tu? » «Solite cose dai. Con Ale invece tutto a posto? » Come lo nomino, Lucia chiude il telefono e sembra rabbuiarsi. «Guarda, lasciamo perdere. È un periodo che fa il coglione. A partire dal fatto che ci vediamo raramente negli ultimi tempi, inoltre aggiungici anche che quando ci sentiamo fa lo scazzato e mi passa la voglia di scrivergli sinceramente. » Faccio qualche mugugno di assenso e annuisco con la testa. «Non è possibile che io debba per forza uscire con i miei amici quando ho voglia di far qualcosa, cioè, dovrebbe essere anche lui che mi inviti ad uscire o portarmi fuori a cena. Siamo una coppia in fondo, dovremmo essere in grado di divertirci anche da soli. » Purtroppo il gioco mi coinvolge così tanto che mi dimentico di darle ragione. «Cazzo, ma sono davvero così invisibile io? Sei uguale a lui: io ti parlo ma tu non mi ascolti. Io non ce la faccio più.» e detto questo si mette a piangere sommessamente. Rimango sorpreso da una reazione così improvvisa, così metto in pausa l’Xbox e mi avvicino a lei per consolarla. All’inizio non so cosa fare, non mi sono mai trovato in una situazione simile, poi penso che la cosa migliore da fare sia abbracciarla. Con una mano le cingo le spalle nude e con l’altra la accarezzo sul viso. Rimaniamo così in silenzio per ...