1. Dedicatomi...


    Data: 09/12/2017, Categorie: Etero Autore: cattivomaestro

    ... mangiare, cercando di assumere un atteggiamento tranquillo, ma sento colare. Sento le Tue dita riempirmi, entrare e uscire. Sento le gambe tremare.
    
    No. Non è ora del mio orgasmo. Le sfili. Mi giro e Ti guardo, sorridi e me le infili in bocca.... inizio a leccarle. Una reazione incondizionata. Una donna da un altro tavolo mi fissa. La sfido e continuo a succhiarle guardandola negli occhi.
    
    "Bene" dici riprendendoTi la Tua mano "ora puoi continuare a cenare tranquillamente" "Grazie Padrone"
    
    Si parla di BDSM, Ti chiamano con il Tuo nick. Questo ragazzo è estremamente gentile con la sua compagna.... o è la sua Padrona? E quel signore? Chi è? Parte un film nella mia testa.
    
    Lo interrompe la Tua voce: "Ora voglio che vai di nuovo in bagno ed indossi il plug. Il cameriere è là, quando gli passi davanti fissalo e poi sorridigli" ... il plug... proprio adesso? Ma non dico nulla. Ti sorrido, prendo la borsa e mi avvio. Il cameriere mi fissa, lo inchiodo con lo sguardo e poi mi giro verso di Te che osservi il tutto soddisfatto e divertito.
    
    Di nuovo in bagno, chiudo la porta principale. Il plug non entra, lo bagno in figa senza esagerare. Non mi hai ordinato di godere. Lentamente lo infilo nel culo che si allarga per poi restringersi di nuovo intorno.
    
    Mi specchio di nuovo per sistemarmi il trucco e per vedere se la seta aderisca così tanto da far notare la base del plug. Non si vede nulla e rientro in sala. Il cameriere è di nuovo lì, di nuovo mi guardi, di nuovo lo ...
    ... fisso e mi accarezzo il collo. Mi seggo, sento il plug muoversi dentro di me, sento la Tua mano insinuarsi di ancora tra le mie gambe. Lo sfiori e mi sorridi “Bene, è impegnativo?” “Si Padrone, ma posso farcela”.
    
    Ancora chiacchiere, caffè, fernet. Esci per fumare e Ti seguo. “Sono soddisfatto di te. E son curioso di vedere come va il resto della serata, ma stai tranquilla: io sarò sempre accanto a te” “Grazie Padrone, so che sarai sempre accanto a me, ma non sono affatto tranquilla” … un bacio lieve su una guancia “entriamo” e ti seguo.
    
    Il cameriere è al nostro tavolo “il signore sta dicendo che se vogliamo c’è la mansarda libera” … è la voce della Tua amica. Mansarda? Che vuol dire? Il cameriere mi guarda e sorride: lui lo sa. “Va bene, possiamo andare e lei..” Ti giri verso di lui “se vuole guardare ok, ma solo guardare e non toccare” .
    
    Vai in macchina e prendi la Tua borsa. Saliamo. Tu, io, lei e il suo slave … manca una persona, sorrido… forse si è impaurito ed è scappato?
    
    La mansarda è quasi in penombra. Grande, con grandi travi con attaccati dei ganci enormi. Riesco a scorgere una gogna, una croce, un cavalletto … sparse catene e corde. Rimango così, in piedi, fisso lo slave attonito come me. Lui sembra però anche estasiato da tanto ben di dio, io sono impaurita. Ti guardo “indossala” e mi porgi la mascherina. Ti imploro “no” con gli occhi … tendi di più la mano. “Ora spogliati” Mi scappa un sorriso…. Ho solo il vestito addosso. Lo sfilo e sento la seta ...