1. I piedi della libraia


    Data: 28/10/2020, Categorie: Feticismo Autore: Manu.FE, Fonte: EroticiRacconti

    ... ed inizio senza vergogna a menarmelo forte, mentre mi porto il suo piede dalle narici alle labbra. Incrocio il suo sguardo solo per un fugace istante, è serena ma con un impercettibile tocco di determinazione negli occhi… Prendo quella sua occhiata come un via libera, per cui procedo e mi faccio ancora più audace… Afferro la caviglia e alzo leggermente il piede, lecco avidamente tutta la pianta più e più volte, il sapore acido e speziato mi fa letteralmente bollire il sangue in testa e nel pene… Arrivo a livello di guardia, mi masturbo sempre con più impeto seppure nel più totale silenzio, mi ficco tutte e cinque le sue dita fino in gola, le succhio fino quasi a soffocare, poi velocemente sfilo il piede dalla bocca e lo sposto in basso… Altri due, tre decisi colpi, prendo la mira ed eiaculo come non mi capitava da anni, fiotti copiosi le imbrattano il piede, tra le dita e sul dorso, altri arrivano dritti sul polpaccio e le ultime consistenti gocce cadono a terra, sul sandalo e sul pavimento. Sfinito, svuotato, ancora incredulo ed un po’ ...
    ... imbarazzato, alzo la testa e la guardo: lei, imperturbabile, mi porge un paio di fazzoletti di carta: senza proferire verbo le pulisco il piede, il polpaccio ed il sandalo che subito lei calza con disarmante naturalezza e con la stessa avvilente spontaneità mi liquida in un batter d’occhio “Il libro lo trova al piano terra, ho già inviato l’ordine alla collega. Pagherà alla cassa. La saluto, arrivederci…” E così, quasi come se nulla fosse accaduto, in stato catatonico attraverso di nuovo ed in senso contrario tutte le sale, tutti i piani della libreria, come su binari prestabiliti, senza vedere nulla di ciò che avessi attorno. Immerso in quella quiete irreale e quasi soffocante, mi sentivo una lama che si faceva strada affondando nel burro; pago il libro, saluto la bionda signora sulla cinquantina e me ne vado, senza aver ancora capito se si tratta di un sogno o se, davvero, ho goduto annusando e leccando quelli che, per chi li conosce, ormai non sono solo “due piedi”, ma da tutti unanimemente riconosciuti come “I PIEDI”. I PIEDI della libraia di Ferrara. 
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