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Gli operai sul ponteggio
Data: 29/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed
Prima dell’estate il mio condominio fu completamente impacchettato da impalcature per fare alcuni lavori di manutenzione alla palazzina. Fortunatamente non faceva ancora molto caldo, quindi potevamo ancora stare con le finestre chiuse mentre gli operai lavoravano. Si cominciò a lavorare sul tetto, quindi essendo io all’ultimo piano le impalcature erano un continuo avanti e indietro di muratori. In qui giorni mi stavo riprendendo da una brutta influenza e il medico mi aveva detto di rimanere a casa per un paio di giorni. Inevitabilmente comincia a vedere gli uomini che passavano davanti alla mia finestra; erano tutti stranieri, romeni, della Repubblica Ceca e qualcuno di colore, dai sessanta ai vent’anni. Dalla finestra della mia camera vedovo aggirarsi sempre i soliti tre o quattro muratori, di cui un ragazzo giovane di colore. Il mio preferito però era un ragazzo sui trent’anni biondo, occhi azzurri, una barba corta ma curata e un fisico niente male, frutto del lavoro di cantiere. Il secondo giorno dei lavori mi misi sul balcone, e chiedendo informazione sui lavori cominciai ad attaccare bottone. Il mio bel biondo si chiamava Costa (nome di fantasia) e veniva dalla Repubblica Ceca. Il suo compagno di lavoro era il ragazzo di colore, Kevin (nome di fantasia), era originario del Congo e aveva più o meno la mia età. Più guardavo Costa e più mi immaginavo come poteva essere sotto quei vestiti da lavoro, ma anche Kevin cominciava a stuzzicare la mia fantasia; se era vero quello ...
... che si diceva sugli uomini congolesi doveva avere un bel cazzo tra le gambe. Non sapendo come fare per avere quei due uomini tutti per me, decisi di utilizzare la tecnica usata con Omar: mi sarei messo in mostra. Andai in camera mia e presi un dildo che Mario mi aveva regalato qualche tempo prima, per rendere i nostri incontri più interessanti, mi spoglia completamente e presi un po’ di lubrificante. La tapparella era completamente aperta, aprii un po’ la tenda per far in modo che mi vedessero da fuori e una volta unto il dildo cominciai a farlo entrare nel mio ano. I muratori passavano davanti alla finestra, ma non sembravano far caso a me. Cominciai a fare qualche verso di piacere ma niente. Quando stavo per perdere le speranze notai una figura ferma dietro la finestra, e guardando meglio vidi che era Costa. Teneva gli occhi fissi sul mio culo, dove il dildo entrava e usciva dal mio ano, mentre con l’altra mano mi toccavo i capezzoli e mi succhiavo le dita. Dopo alcuni minuti Costa si voltò di lato, ed accanto a lui comparve Kevin, che una volta scambiato qualche parola con il collega guardò dalla mia parte. In quel momento mi misi a novanta sul letto, e cominciai a far entrare ed uscire lentamente il dildo dal mio culo. I due da fuori parlottavano tra di loro mentre si godevano lo spettacolo, e quando il mio cazzo fu al limite mi girai sul letto e venni su sul mio petto. Tirai fuori il dildo dal mio culo, raccolsi il mio sperma con il dildo e me lo ficcai in bocca. I due ...