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Amici per la pelle, parte 2
Data: 01/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo
La serata trascorse in maniera superba assieme ai nostri amici, ci divertimmo come non capitava da tempo e senza dover ricorrere all'alcool se non per un paio di birre bevute in compagnia. Avevo la sensazione che quello che era capitato nel pomeriggio, seppur limitato ad una sega, a Fabio era piaciuto particolarmente e lo vedevo particolarmente soddisfatto e carico. Pregustavo già la sola sensazione di dormirgli vicino, avrei avuto materiale per farmi le seghe per tanti giorni!! Eppure sapevo, conoscendolo, che le possibilità di ripetere la sega anche la notte erano molto molto alte. Fabio infatti era un ragazzo molto abitudinario e quando si metteva in mente una cosa o comunque perseguiva una chiave di lettura continuativa, la ripeteva allo strenuo. Era stato così anche per la prima volta, anni fa, che ci segammo insieme. Comunque con buoni propositi per la nottata che stava arrivando, giunta una certa ora (più o meno le 3 e mezza) salutammo la compagnia e con la sua auto ritornammo verso casa sua. In macchina l'eccitazione era palpabile, si respirava nell'aria e ormai avevo imparato chiaramente a conoscere i suoi comportamenti: quando teneva la mano poggiata sul pacco e iniziava a parlare con voce tremante, beh aveva voglia!! Presto i nostri discorsi iniziarono a volgere in direzione del sesso e io sentivo che la mia erezione era di quelle devastanti, mi stavo letteralmente per sborrare nei jeans senza nemmeno toccarmi!!! Non so nemmeno il perchè mi venne di fare il passo ...
... che feci, ma seguì quello che mi diceva il mio cazzo e alla fine vuotai il sacco e confessai chiaramente a Fabio la mia bisessualità. Passò una frazione di secondo e sentì il cuore andarmi a mille, ero sicuro di aver fatto una cazzata e temevo che quel segreto l'avrei dovuto tenere per me e invece Fabio sembrò a sua volta sollevato e disse che la bisessualità vera secondo lui era meravigliosa e che lui non l'aveva mai del tutto provata solo per paura ma che era sempre un suo cruccio e che tutte le persone col quale aveva parlato gli avevano detto che “prendercelo” nel culo doveva essere una sensazione bellissima. Visto che il percorso non era lunghissimo, ci ritrovammo nel pieno della conversazione già nel parcheggio di casa sua ma restammo un'altra decina di minuti in auto a finire l'argomento. Lo vedevo davvero con la stessa espressione del pomeriggio, sapevo che aveva voglia di fottermi ma ero straconvinto che il passo l'avrei dovuto fare io durante la situazione che si sarebbe venuta a creare. Salimmo in camera sua, poi io poggiai i miei vestiti su una sedia e, in mutande, mi recai in bagno per lavarmi denti, viso, eccetera. Lui invece aveva fatto il percorso inverso, mentre io mi cambiavo ne aveva approfittato per andarsi a lavare e ora era in bagno a cambiarsi. Sentivo il cuore battere a mille, avevo una voglia matta di scopare con Fabio ma non ero poi così sicuro di riuscire ad arrivare fino in fondo. Lui era un ragazzo particolare, spesso lasciava l'iniziativa al ...