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Amici per la pelle, parte 2
Data: 01/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo
... dei due voleva concludere nuovamente con la sega e lo sapevamo, per cui gli sussurrai all'orecchio di fermarsi e scivolai verso i suoi piedi. Praticamente eravamo a 69 e io assaggiai il suo cazzo con la bocca. Come detto nel precedente capitolo, il sesso orale l'avevamo fatto ma sempre in maniera meccanica e al solo fine di portarci al piacere mentre stavolta, oltre al bacio, si respirava proprio una voglia diversa, sapevo che avremmo trombato come maiali per ore. La prima passata di lingua sulla sua asta fu piacevole,aveva un sapore forte, più di quanto me lo ricordassi. Aveva il pisello leggermente scappellato proprio di natura per cui non mi servì nemmeno più di tanto fargli scivolare giù la pelle per poter assaggiare la cappella. Qualche colpo di lingua e lo sentivo già sciogliersi, ansimò forte e sentì la sua asta e il suo corpo tremare letteralmente di piacere. A sua volta si fece più intrepido e simultaneamente decise di leccarmi il cazzo. Un brivido percosse anche il mio corpo, avevo il cazzo già bagnaticcio di presperma e lui senza alcun problema lo assaggiò con la bocca. Poco dopo iniziammo a ciucciarcelo follemente, senza tregua. Io lo mandavo tutto giù fino a che riuscivo ma sentivo la mascella indolenzirsi dopo poco per via delle dimensioni notevoli mentre lui sembrava più a suo agio e, pur senza una tecnica fenomenale, stava comunque facendomi un signor pompino. Sentì giungere il mio primo orgasmo e lo avvisai, lui spostò la bocca e io schizzai all'aria. La ...
... sborra finì un po' ovunque, un po' sul suo corpo ma soprattutto sul letto. Poco ci importava, quella notte lo avremmo ridotto ad una fogna, ne ero sicuro! Continuai a succhiarglielo perchè ora toccava a lui venire e cominciai a pompare forte, lavoravo perfettamente di bocca e di lingua, gli stringevo la cappella tra le mie labbra e poi faceva scivolare la pelle all'interno delle mia bocca con maestria, massaggiando il tutto con lingua e saliva. Ogni tanto mi aiutavo con la mano e Fabio iniziò a venire all'insù col bacino, poi mi disse di andargli sopra e ci mettemmo propriamente a 69. Mentre gli continuavo a sbocchinare quell'enorme cazzone nero per il quale impazzivo, lui cominciò a leccarmi il buchetto del culo. Sapevo che era un lurido porco, lo sapevo dai nostri discorsi, dalle voglie e dalle fantasie che aveva e da qualcosa dentro di me che me lo diceva. E ora me lo stava dimostrando. Mise un dito all'interno del mio culetto e iniziò a muoverlo in modo circolare, poi iniziò a mugolare di piacere: stava venendo! Me lo disse ma io non mi sarei spostato per nessuna ragione al mondo e litri di sperma invasero la mia bocca. Un vero e proprio lago che provai a mandare giù di gusto ma era talmente tanta che un po' mi cadde dalla bocca, terminando la propria corsa sul materasso e sulle gambe di Fabio. Ansimava, faceva molto caldo e la prima parte di scopata era stata veramente micidiale. Con dolcezza risalì verso la sua bocca e lui, incurante del fatto che avessi appena deglutito ...