Nel vecchio ospedale
Data: 10/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Calmatlantica
E’ successo. Finalmente è successo. Adesso che ci penso quasi ho il dubbio. Il dubbio se quelle immagini che mi scorrono in testa sono ancora il frutto di una fantasia o se si tratta di un ricordo, un incredibile, entusiasmante, roboante ricordo che si sovrappone alle fantasie antiche e oramai esauste. Ma se guardo quella sedia, se guardo il pavimento, non ho più dubbi…
Nella vita c’è sempre un prima e un dopo: prima del primo giorno di scuola e dopo il primo giorno di scuola, prima del servizio militare e dopo il servizio militare, prima di avere fatto l’amore per la prima volta e dopo aver fatto l’amore per la prima volta. Il prima gonfio della pesante leggerezza di sogni, fantasie, aspettative; il dopo carico della lieve pesantezza di immagini, sensazioni, voci e rumori che risuonano in testa.
Questa volta il prima ha come cornice un luogo. E’ un luogo certamente non bello, sicuramente tetro nel suoi vecchi toni verdi e bianchi, sicuramente vergine, o forse no, chissà; certamente complice. E’ il luogo dove è scaturita la fantasia, il vecchio ospedale, quella vecchia ala ovest, con quei lunghi corridoi, lassù in cima, che il pomeriggio si spopolano, lasciandomi li per qualche ora, spesso stanco, più spesso annoiato. E’ li che ho pensato al rumore di passi; tacchi di donna; bussano alla porta, lei e lui, lui e soprattutto lei. “Buongiorno Dottore”, “prego accomodatevi”, sguardi, parole, gambe di lei velate, gonne, seno che ammicca, un cenno di intesa. Io mi alzo, ...
... giro la scrivania, sono dietro di lei, mani che scivolano su un corpo femminile proprio in quel luogo dove nessuno può immaginare. Più e più volte si è ripetuta quella scena nella mia testa.
Di solito mi svegliavo prima che il mio corpo reclamasse una soddisfazione che non mi sentivo di dargli in quel luogo dove il dovere pesa più del piacere.
Un giorno decido di squarciare quel velo sottile tra fantasia e realtà, voglio dare corpi e volti a quei personaggi che bussano alla porta dei miei desideri. Scrivo, sapete dove, messaggi brevi ed espliciti, un pò a caso, non mi aspetto nulla, voglio solo capire se e come qualcuno mi risponderà e se una fantasia del genere può trovare interesse.
Numerini rossi sopra la piccola icona a forma di busta: mi hanno risposto. Pochi ma mi hanno risposto. Alcuni divertiti, alcuni incuriositi e poi lui che pare più interessato e comincia a farmi domande; io rispondo e ne faccio a mia volta; lui risponde e avanti così finché ci scambiamo il contatto skype. Per settimane ci divertiamo a parlare di lei; poi whatsapp dove mi manda delle foto. Sono foto di pelle bianca e liscia, lingerie raffinata, seni di……femmina, lembi di sottoveste sollevati per eccitare il desiderio del maschio. Mi piace ma quelle parti isolate non mi bastano io ho bisogni di volti, occhi, capelli e…….storie per eccitarmi. Le storie che lui mi racconta mi piacciono, sono, ovviamente, loro storie, non sempre mi eccitano ma mi piacciono: sono gente vera, si diverte, gioca, è ...