1. Sara, usata come una buca della posta


    Data: 01/11/2020, Categorie: Cuckold Autore: PICCHIO

    ... macchina e si reca alla chiesa, parenti e amici si salutano; Sara fa la sua bella figura e riceve moltissimi complimenti e tanti sguardi di fuoco … la cerimonia si conclude e mentre sta parlottando con la sposa, per un attimo, appartate, …: “ … Silvia, tanti auguri … felice ….” Sara si volta e vede un uomo, un bel tipo, età indefinita forse fra i quarantacinque, cinquanta, alto, robusto che, solo, da dietro una colonna, si è avvicinato alle due donne …: “ …. Grazie zio … si sono felicissima …” “ … Silvia chi è questa splendida ragazza dall’aria così intrigante … l’ho vista in prima fila … ma è una tua amica ….” “ … zio è ben più di un amica … è la sorella di Gabriele … si chiama Sara ….” poi rivolta a Sara ….: “ Sara questo è un mio zio, non vive a Livorno ma sta in una cittadina, adesso non mi ricordo, del Lazio ..” Allora l’uomo, rivolto direttamente a Sara …: “ …. allora scusami … non volevo ….” Mentre parlano si avvicinano altre persone e il dialogo s’interrompe ma Sara percepisce, anzi sente, lo sguardo dell’uomo che la sta radiografando … uno sguardo profondo, magnetico …. uno sguardo che la imbarazza, Sara sente che la sta spogliando e quasi si vergogna di essere praticamente nuda … sotto il vestito indossa solo delle mutandine che nemmeno si vedono, i suoi capezzoli si sono inturgiditi e spuntano prepotentemente sotto il vestito, come non ci fosse …. sta maledicendo di non aver indossato il reggiseno … sente bagnarsi, e vedendo Alberto, con un cenno di educazione ...
    ... saluta lo zio e s’avvicina al marito. Tutti in macchina per andare alla villa dove si terrà il rinfresco …: “ … lo vedi che avevo ragione … ti si vedono i capezzoli e quando eri seduta … il vestito ti è salito e avevi le cosce di fuori … sembravi una puttanella … e sei la sorella dello sposo …“ Sara è già su di giri per quello che sente in mezzo alla gambe …. ha ancora sulla pelle lo sguardo dello zio e gli frulla nella testa quell’unica parola che lo zio le ha indirizzato … di essere intrigante … “ …. Alberto sei il solito stronzo … geloso e stronzo … c’eri anche tu quando abbiamo comprato questo vestito e se non ti andava bene potevi fare a meno di comprarmelo ….” Poi, presa da un attimo di rivalsa, tira su il vestito ….: “ … anche queste mutandine me le hai comprate tu … allora non vanno più bene ….” Alberto guida, vede le splendide cosce della moglie e ha un groppo alla gola …: “ …. Allora me le tolgo …. “ Fa per abbassarsi le mutandine fino a mezza coscia … : “ … ma che fai …. dai piantala …. tiratele su, che tutti ti vedono … “ “ … no …. me le levo … così tutti s’accorgono che tua moglie è una puttanella che va in giro senza mutandine …. stronzo …” “ …. dai piantala per favore … lo sai che non sopporto che altri ti guardino … va bene sono geloso … tirale su …. dai … ” “ … va bene … le tiro su … ma per favore, tu falla finita e godiamoci la festa …” Per tutto il resto del viaggio più nessuna parola, i capezzoli s’ammosciano e gli umori vaginali inaridiscono … che già i bordi ...
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