1. Sara, usata come una buca della posta


    Data: 01/11/2020, Categorie: Cuckold Autore: PICCHIO

    ... completamente circondata da alta vegetazione ..: ”… buona sera Sara … come mai anche tu a passeggiare sola soletta ….” “ .. salve … ero stanca e volevo per qualche istante un attimo di tranquillità …” Lo zio la guarda sornione, la sente tesa … sorride …: “ … non è che sotto sotto mi hai cercato perché sei curiosa di sapere per quale motivo ti ho definita intrigante … l’ho capito subito che questa parola non ti va giù … come se avessi scoperto qualcosa che vuoi tenere nascosto … “ Sara è sbalordita, non conosce chi ha davanti, lo vede per la prima volta e lui non conosce la sua storia .. come fa a capire che nasconde qualcosa …. più a se stessa che agli altri … : “ … in effetti mi hanno definito in tanti modi ma nessuno mi aveva mai detto che ero intrigante .. lei perché mi definisce tale ….” “ … intanto dammi del tu e poi … si vede, da come ti vesti … senza reggiseno con quei capezzolini sempre su in bella vista, da come ti ho vista camminare … ti piace che ti guardino quel mandolino che hai dietro … poi come ti pieghi … le gambe tese il busto dritto come se stessi per prendere … e poi quello sguardo … liquido .. anche adesso mi stai guardando con aria di sfida … solo perché ti sto pungendo sul vivo ….” Mentre parla dal taschino della giacca sfila un cilindro metallico su cui sono poste delle scritte … Sara ha perso la battuta, non sa cosa rispondere a questo sconosciuto che in due parole l’ha disegnata come lei è .. vede quel cilindro affusolato …: “ … cos’è quell’oggetto ...
    ... che ha in mano ….” “ … questo ….” E glielo lo mette davanti agli occhi … gli mette davanti il contenitore di un sigaro avana, un tubicino in alluminio di circa una quindicina di centimetri, largo circa quattro, arrotondato da una parte, chiusa da un tappo a vite più largo dall’altra …: “ … contiene un sigaro … mai visto un sigaro cubano, un sigaro avana … è come una sigaretta … ma è più lungo e largo … tu l’hai mai fumato … “ poi fissandola intensamente negli occhi …: “ … l’hai mai preso in bocca così’ grosso …“ “ … qualche volta, ma solo delle sigarette … “ “ béh, con quella boccuccia solo delle sigarette ci possono entrare … “ Lo sfottò e l’allusione sono chiare e intenzionalmente volgari … ma Sara si sente punta sul vivo e senza pensare chiudendo le labbra come se dovesse ciucciare …: “ … se è buono … non ci sono problemi … in bocca ci posso mettere di tutto …” Solo mentre pronuncia senza pensare queste parole si rende conto di cosa ha detto e di come l’ha detto … lui ovviamente non perde tempo …: “ … vediamo come ti entra …” “ … con calma, apre il contenitore, fila il sigaro, lo estrae dalla foglia che l’avvolge, ne taglia l’estremità, l’accende … tira qualche boccata poi prende la mano di Sara e vi poggia il tubo facendoglielo stringere ..poi lo tira via dalla sua bocca e lo infila in quella di Sara …: “ … adesso succhia e aspira … vedrai quant’è buono … e tieni stretto il contenitore .. se ti ho capito bene le due cose insieme ti dovrebbero divertire …” Una pausa studiata ...
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