Sara, usata come una buca della posta
Data: 01/11/2020,
Categorie:
Cuckold
Autore: PICCHIO
... delle autoreggenti sono umidi di tali effluvi. Arrivano rapidamente alla villa, una antica dimora settecentesca sulla scogliera a sud della città, di cui è rinomato il vasto giardino, ricco di alberi secolari d’alto fusto, immancabili le palme, una rigogliosa e folta vegetazione attraversata da viali e vialetti arredati con numerose panchine per arrivare ad un’ampia terrazza a strapiombo sugli scogli … una caratteristica ricordata nelle numerose locandine è che il giardino e costruito come un labirinto dove le persone che lo attraversano non sono visibili le une alle altre … è un giardino nel quale ci si può anche perdere; all’interno della dimora il rinfresco si svolge nei diversi saloni contigui, per l’aperitivo di rito, per la cena e per le danze, quest’ultimo apre le proprie vetrate sul giardino. La festa ha inizio, si beve, si parla, si cena e infine si balla … Sara è ammirata da tutti … sente però una strana sensazione … la stessa che percepisce se si sente osservata per la strada o in ufficio quando entra un nuovo cliente …. si sente osservata, scrutata … e Sara sente chi è che la sta scrutando e che le provoca una tale sensazione … lo zio di Silvia … di cui non conosce nemmeno il nome … per tutta la serata ogni tanto si è voltata improvvisamente e ha visto che la guardava … la osservava con uno sguardo beffardo … un sorriso sfrontato che la metteva in difficoltà e le faceva abbassare gli occhi … quasi una soggezione … uno sguardo che le provocava una eccitazione ...
... latente come in altre occasioni le era già accaduto … Sara, dopo il matrimonio, aveva avuto delle storie con altri uomini … storie che avevano accentuato la sua propensione al sesso … al vero sesso … sensazioni che l’avevano tanto presa e preoccupata da decidere di evitare di mettersi in situazioni che avrebbero potuto degenerare in comportamenti poco raccomandabili per una donna sposata … e l’avvisaglia che certe voglie si erano risvegliata, l’aveva percepita quella stessa mattina quando, contro ogni logica, aveva deciso di indossare quell’abito e quelle mutandine … non era riuscita a mettersi addosso degli abiti meno seducenti e eccitanti … per lei e per chi la guardava. All’imbrunire, con il sole calante sul mare che trapassava il fogliame, in un momento di stanca, si era già scatenata in balli esuberanti, Alberto discuteva con suo fratello e con gli altri amici, già decisamente allegri per le copiose bevute, Sara vede lo zio di Silvia attraversare una delle vetrate, scendere alcuni gradini per infilarsi in un viale defilato e sparire … un po per stare in silenzio, un po per raccoglier i propri pensieri su quello che stava elucubrando s’avvia anche lei nel giardino … non tanto per inseguire quell’uomo che l’ha definita intrigante ma solo, pensa lei, per fare una breve e solitaria passeggiata … nel giardino non si vede anima viva … gira per qualche istante e nell’imboccare un vialetto secondario lo vede seduto su una panchina posta in una specie di minuscola piazzetta quasi ...