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Estate con nostro padre - il ritorno - i
Data: 01/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: met811
... architetti hanno privilegiato la cabina come spazi. C’è comunque una doccia e visto il caldo e la sudata io credo che la proverò subito. Li ci sono asciugamani e i kimoni che tanto piacciono a Frank. Mettetevi comodi ci attendono 5 ore di volo. Arriveremo nell’isola paradisiaca che da poco Frank ha comprato, vedrete che ci divertiremo.” Nel frattempo non ha perso tempo. Tolta la maglietta, si slaccia i pantaloni rivelando di non portare nessun intimo sotto e a piedi nudi si dirige verso il bagno. Fabrizio lo ferma. “Papà, ma ti sei fatto un tatuaggio??” Lo ha notato subito sul bicipite destro. Sono tre lettere alfabetiche incastrate tra loro. Sotto una f e una p sormontate da una grande f sopra. A guardalo da lontano sembra un tribale. “Eh si ragazzi, mi andava e l’ho fatto, avete capito cos’è? Sono gli amori della mia vita: Fabrizio, Patrizio e Frank.” Poi sorrise imbarazzato. “Spero non vi dispiaccia esser sovrastati da Frank” Noi sorridemmo. E dopo averlo abbracciati commossi lo lasciammo andare alla doccia. Nel frattempo ci spogliammo e ci cingemmo i fianchi con l’asciugamano. Sapevamo che la storia di nostro padre con Frank, andava a gonfie vele lui ce lo diceva sempre, ma vederlo così innamorato ci aveva lasciati un po’ turbati. Io e Fabrizio consci dall’estate di due anni fa della nostra trovata omosessualità avevamo vissuto le nostre esperienze in segreto senza rivelarlo a nessuno e a parte qualche avventuretta all’università ci ...
... sollazzavamo tra noi quando avevamo la possibilità. Fabrizio studiava Ingegneria io Economia e le lezioni, le sessioni non collimavano sempre quindi era da un po’ che non ci vedevamo nudi vicendevolmente. Il mio corpo si era fatto più definito , il segno dei pettorali era evidente e la tartaruga degli addominali era ben definita. Fabrizio aveva iniziato andando in palestra una dieta proteica che l’aveva portato ad divenire un bel torello grosso. Ora le differenze tra noi, pur essendo gemelli, si notavano. Ci sedemmo sulle poltrone, sfogliando delle riviste che trovammo sul tavolo. Nel frattempo l’aereo era in pista e stava rullando sulla pista. “PREGHIAMO GLI OSPITI DI ALLACCIARE LECINTURE DI SICUREZZA SOLO PER IL TEMPO DEL DECOLLO” Una voce gracchiante e con un forte accento straniero ci impose di metter le cinture che trovammo sulla poltrone. E decollammo. Le riviste fatte tutte di uomini nudi perfettamente definiti mi avevano messo una certa eccitazione. Nostro padrè usci in quel momento dal bagno. Nudo, e bellissimo. Il mio cazzò non mancò di segnalarmelo. “Il bagno è libero ragazzi se volete darvi una rinfrescata. Avete ordinato qualcosa da mangiare? “Si distese a pancia sotto sul letto e compose un numero con un telefono collegato alla piccola parete. “Steve, si portaci qualcosa da mangiare abbiamo fame….” E finendo queste parole ci guardò e sorrise. Passarono pochi minuti e entrò in cabina l’assistente di volo che ci aveva accolti all’aereo. Era ...