La posta in gioco
Data: 10/12/2017,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: Cora Sani
... di lui che passa continuamente dalla scacchiera alla mia mano che si muove tra le gambe.E la voce profonda di mio marito che scandisce il susseguirsi delle mosse...“Tre”Una scossa elettrica dalla schiena alla punta dei piedi...“Quattro”Una contrazione che parte dal ventre per concentrarsi in mezzo alle cosce...“Cinque”I muscoli che si tendono, le gambe che si irrigidiscono. Un violento pizzicotto al capezzolo, il movimento della mano che diventa frenetico, non più una o due dita ma tutto il palmo che struscia e ruota e preme e poi rilascia...,“E sei!”Un rantolo in gola, non è ancora il momento, mi infilo dentro tre dita, violentemente, in profondità, e le ruoto per qualche secondo, poi di nuovo dall’esterno, e ora tutto è silenzio, tutto è immobile, ci siamo solo io e il mio corpo e la mia mano e la mia voglia e la mia figa che brucia e il mio orgasmo che sta per esplodere e che trattengo ancora un istante e poi lo sento, “toc”, il legno che cade sul legno, il re che si abbatte sconfitto, e ora lo lascio fluire, rovescio la testa all’indietro, faccio partire un urlo strozzato, allontano la mano dalla passera mentre scalcio violentemente con entrambe le gambe, è un piacere tanto violento che sembra insopportabile, tremo ancora per qualche secondo e poi è pace... non sento nulla, non vedo nulla, sono completamente esaurita, ho assolutamente bisogno di rigenerarmi...Poi, dopo mille anni, una voce lontana mi risveglia dal torpore ...“Amore, il nostro ospite sta andando via”Non so ...
... quanto tempo sia passato, sicuramente solo pochi minuti; mi alzo malferma, li raggiungo barcollando davanti alla porta d’ingresso.Lui appare distrutto, immagino non abbia più detto una parola, mi guarda implorante, mi fa quasi pena, ma adesso che mi sono sfogata non avverto più l’attrazione di prima...Mi volto verso mio marito ed è la solita folgorazione: si sta sbottonando la camicia, che adesso è quasi completamente aperta sul petto muscoloso, e sorride di quel suo sorriso sempre così appena accennato... e in quel momento ritrovo in un istante tutta la sua personalità, la sua apertura mentale, la sua capacità di pensare fuori dagli schemi, il suo altruismo, la sua incredibile fantasia e il suo amore infinito per me, e questo riesce a risvegliare immediatamente tutti i miei istinti.“Caro mettiti comodo, accompagno io il nostro ospite al cancello”E così io sono già di nuovo io. Non indosso calzature, non mi metto nulla addosso. Scelgo di vivere quest’ultima trasgressione, l’ultima fino all’anno prossimo, fino al prossimo compleanno, quando ci sarà una nuova partita, o chissà cos’altro...Lo prendo per mano e lo accompagno lungo tutto il vialetto, si lascia guidare senza dire una parola.Prima di aprire il cancello ci guardiamo per un attimo, voglio comunque ringraziarlo, ha contribuito a regalarmi sensazioni indescrivibili...mi metto davanti a lui, mi alzo in punta di piedi e gli stampo un morbido bacio sulla bocca, una mano appoggiata sulla sua spalla destra e l’altra che gli ...