1. The pleaser


    Data: 03/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: john_galt

    Questo racconto riporta fatti realmente accaduti: è la storia della mia vita sessuale degli ultimi anni, di come un ragazzo etero abbia sviluppato un'ossessione e una dipendenza dal sesso orale, abbracciando una completa e totale sottomissione.
    
    Alcuni dettagli su di me: ho 27 anni, sono alto 1.80, qualcuno può testimoniare che sono abbastanza attraente, corpo tonico da palestra, pelle olivastra. Ho fatto sesso per la prima volta che avevo sedici anni, con una ragazza che poi è stata la mia fidanzata fino ai 22. Questa storia parla di eventi che sono accaduti qualche anno fa, durante l'ultimo anno di università, periodo in cui ero single.
    
    Mi ritrovavo quindi da single ad affrontare l'ultimo anno di università. Uscivo di casa pochissimo perché il lavoro da fare era tanto, c'era da studiare e gli esami erano parecchio impegnativi, e penso che furono i tanti film porno, guardati in quel periodo per combattere la solitudine, ad instillare nella mia testa l'idea che potessi andare con un uomo. Mi ero sempre masturbato immedesimandomi nell'uomo che si scopava una bella ragazza finché, non so come non so quando, cominciai a focalizzare l'attenzione sull' aspetto della donna che si portava un cazzo alla bocca, su quella che a me sembrava vera e propria estasi, ma che forse spesso era solo buona recitazione. Sembravano provare un piacere così intenso che cominciai a pensare a quali sensazioni avrei provato, se anch'io avessi avuto un cazzo in bocca. Cambiarono le fantasie ...
    ... masturbatorie, mi eccitavo pensandomi in ginocchio a succhiare un cazzo, mi eccitava il cazzo, lo veneravo, mi eccitava anche un senso di sottomissione e di abbandono che mi restituiva: l'idea di succhiarlo era diventata un elemento persistente del mio subconscio. I porno diventarono esclusivamente a tema sesso orale, i miei preferiti erano i gloryhole dove delle giovani donne erano in completa adorazione del cazzo come qualcosa di supremo, di indipendente dall'uomo che lo "portava". Dopo che venivo, un senso di colpa mi pervadeva, "oddio che sto facendo, sono gay?", poi dopo un po' questi sentimenti sparivano e tornava prepotente la fame, il cazzo, le foto di uomini inquadrati dal basso verso l'alto, i gloryhole, le ragazze bellissime che ingoiavano sperma come se fosse la cosa più prelibata del mondo.
    
    Presto questi pensieri non furono più sufficienti. Cercai incontri su siti di annunci ma non avevo il coraggio di dare realtà alle fantasie, leggevo racconti gay e lo spogliatoio della palestra restava l'unico luogo in cui mi era permesso vedere un uccello che non fosse il mio. Tra l'eccitato e l'imbarazzato, speravo in uno scenario da film porno, che uno di quei tizi, gente che conoscevo, mi prendesse sotto la doccia e usasse la mia bocca per il proprio piacere. Questo ovviamente non accadde mai.
    
    Fu invece Massimo, un amico di vecchia data, a "usarmi" per la prima volta e a darmi uno dei piaceri più intensi della mia vita.
    
    Massimo lo conoscevo dai tempi delle medie, era un ...
«123»