1. 07. luca – non vedo ma (lo) sento


    Data: 11/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    ... un po' più avanti. Salutammo i nostri genitori e ci demmo appuntamento a casa. Salimmo in macchina e non appena chiudemmo le porte, cominciai a urlare tutto il mio disappunto: "Ma che cazzo ti è venuto in mente??? Tutta la se…..".
    
    Non potei finire di dire quello che avevo in mente, poiché mi ritrovai la sua lingua in bocca. Mi prese per il collo e ispezionava la mia bocca. Io presi a mugolare, più per la sorpresa e l'agitazione. Dopo qualche secondo mi staccai. "Ma sei impazzito? E se ci vedono?".
    
    "Scusami, era tutta la sera che volevo farlo! Ma no, sono andati avanti ormai, saranno già arrivati alla macchina!", disse lui tranquillo.
    
    "Ma spiegami una cosa", cominciai, mentre lui metteva in moto la macchina e partiva. "Tu sapevi quindi chi ero quando mi hai contattato oggi?".
    
    "Certo che sì, ma è stata davvero una sorpresa! Mai avrei immaginato!", rispose.
    
    "Temo di non capire, spiegami meglio", continuai.
    
    "Beh, mai avrei immaginato che fossi gay! O per lo meno bisex. Quando oggi pomeriggio ho visto la tua foto su Grindr ci sono rimasto!", riprese.
    
    Continuavo a non capire. "Ok, ma voglio sapere: come facevi a conoscermi, come sapevi che ero il figlio della compagna di tuo padre…"
    
    "Oh mamma! Forse a casa tua, tra soggiorno e cucina ci sono una decina di foto tue??? Sulle quali tra l'altro sono mesi che sbavo", disse sarcastico.
    
    "Ahhhhhhhhh! Cavolo, non ci avevo pensato affatto!", ammisi.
    
    "Che bello che sei…", concluse, passandomi una mano sulla ...
    ... coscia. "meglio che la smetta però. Tra 5 minuti siamo arrivati e devo scendere dalla macchina. Non posso avere il cazzo duro".
    
    Arrivammo a casa e Gennaro parcheggiò nel cortile antistante. Scese dalla macchina, immediatamente lanciai un'occhiata al suo pacco e mi accorsi che fortunatamente l'erezione era scomparsa. Entrammo in casa e vedemmo Gianni che lasciava la cucina e saliva le scale. "Oh ragazzi, siete arrivati anche voi. Mi sono fermato a bere un bicchiere d'acqua e ora vado su, sono stanchissimo! Buonanotte!".
    
    Ricambiammo il saluto. Mia madre era già in bagno, al piano superiore. Bevemmo anche noi un bicchiere d'acqua e ci dirigemmo verso la mia camera. Non feci in tempo a varcare la soglia e accendere la luce, che Gennaro mi spinse dentro, entrò anche lui, e mi sbattè contro la porta che aveva chiuso, schiacciandomi col suo corpo massiccio. Ricominciò a limonarmi, arpionò le mie chiappe e prese a muovere il bacino, facendomi sentire chiaramente la sua erezione. Traboccava di voglia e desiderio. Smise di baciarmi e cominciò a passarmi la lingua sul viso, sulle guance, fino ad arrivare alle orecchie. Mi sfuggì un mugolio di piacere. "Shhhhhh!", mi zittì, e tornò a chiudermi la bocca con la sua.
    
    Io intanto scesi lungo tutta la sua possente schiena e arrivai a palpargli brevemente il culetto sodo. Ma erano altre le mie mire. Portai velocemente le mie mani sul davanti e afferrai dai pantaloni il suo bastone duro. Era lungo! Afferrai la cintura e la slacciai, poi mi ...
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