Finestrino rovente 2 - Racconti Erotici

Finestrino rovente 2

... prese con il pompino a Gianni e con la mia lingua fra le sue gambe. Ella, per pochi istanti lasciò la cappella del mio compagno e miagolò:”Sì tesoro, vieni a godere nel mio culetto” quindi riprese in bocca l’uccello di Gianni mentre il suo lui la sodomizzava piacevolmente e di li a poco scaricò il suo piacere. Mancava ormai solo Gianni all’appello, la ricciolina lo lasciò nuovamente e si alzò finalmente dalla mia faccia che mi aveva lasciata tutta bagnata dai suoi umori vaginali, dicendomi:”Dai, aiutami a far venire il tuo uomo, facciamogli un pompino insieme! Restai un secondo senza parole, fare il pompino insieme significava continuare a lesbicare con lei e infatti era chiaro che volesse proprio questo . . . . ma tanto ormai dopo averle leccato a lungo la micia cosa poteva mai impensierirmi? “Ok!” risposi a quegli occhini pieni di lussuria, mi affiancai ed iniziammo a slinguare la cappella di Gianni oltre che attorcigliare spesso le nostre lingue. Gianni non era abituato al “double suck” e dopo averci fissato con lo sguardo mentre lo ...

... spompinavamo, senza nemmeno preavviso come solitamente accade, fece partire un getto di sperma che riempì parte dei nostri visi e delle nostre affamate bocche, la ricciolina lo leccò come un gelato assaporandone il nettare mentre io mi ero accinta a segarlo per fargliela buttare fuori tutta. Ci ritrovammo tutti e 4 esausti stesi a terra, all’aperto, noi donne con le facce imbrattate di sperma e nude . . . . sembravamo proprio due puttane da marciapiede, i nostri uomini con i loro fucili scarichi e ammosciati, il cinguettìo dei piccoli volatili che facevano da contorno a quella cornice di sesso e sullo sfondo ancora lo zappettìo di contadini dispersi nei campi. A Gianni era andata meglio di tutti, aveva goduto due volte, forse a me era andata peggio di tutti . . . . avevo avuto un bellissimo orgasmo ma ero quella che aveva fatto più fatica per soddisfare tutti gli altri in diverse riprese. La giornata finì così e ce ne tornammo a casa in silenzio per tutto il viaggio. Ma i giochi da finestrino non erano ancora giunti al termine . . . .

Maliziosa360

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