1. Una storia di k


    Data: 11/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Holling, Fonte: Annunci69

    ... gli parve di capire: vuole che sia io a dargli il suo piacere, mentre prendo anche il mio. Vuole che sia io a scopare il suo cazzo, col mio buco.
    
    Aspettò di sentirselo ben dentro, fino in fondo, e cominciò a muoversi. Se ne tirò un pezzo fuori, spingendo col pube sul materasso, poi se lo infilò di nuovo tutto spingendo col suo buco sul cazzo del giovane, che lo assecondava. Una volta, due, e ancora, ancora. Il piacere montava. K cominciò ad accelerare, avido.
    
    Poi capì che il maggior piacere lo sentiva non quando il cazzo gli entrava tutto, ma quando si sfilava per un breve tratto. Allora cambiò il ritmo. Cominciò a spingere forte e rapidamente in alto per farsi penetrare, poi a ritirarsi con lentezza, godendo ogni rugosità, ogni durezza, ogni esitazione, ogni respiro che il giovane gli soffiava nell’orecchio. K rispondeva con un gemito alle penetrazioni, e con un prolungato lamento ad ogni parziale estrazione. Vorrei che non finisse mai, pensò, vorrei che questi momenti fossero eterni.
    
    Sentì che d’improvviso il giovane ebbe un brivido forte, che gli mordeva il collo sotto la nuca, che le sue braccia gli cingevano il petto e lo stringevano.
    
    Viene, pensò. Ed ebbe un’erezione istantanea, violenta. Seguendo l’istinto, mentre sulla vista calava un buio e le orecchie si ottundevano, riprese a sfilarsi piano d quel cazzo ora pulsante, e sentì che un liquido gli invadeva il buco. Voglio tenere dentro di me quello che mi sta dando, pensò esaltato, voglio divorargli lo sperma, come un cannibale. E quando nel suo lentissimo movimento capì che il giovane gli aveva ceduto tutto, se lo sfilò e sentì che il suo buco si richiudeva con uno spasmo da farlo gemere forte. E allora venne anche lui, sentì l’onda grande del mare del piacere che lo sommergeva completamente. Si lasciò andare sul letto, placato. Il giovane si adagiò sulla sua schiena, su tutto il suo corpo, coprendolo col suo peso ormai inerte.
    
    K chiuse gli occhi, e sorrise.
    
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