1. Quella supplica confusa


    Data: 12/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sorriso sulla mia faccia, poiché penso d�essere impallidita all�istante, dato che le orecchie cominciarono a ronzare, mentre davanti a me avevo soltanto i suoi occhi nei miei.Erano trascorsi quattro anni, quattro anni colmi da quando mi ero laureata e da quando la storia tra me e Riccardo era finita. Eravamo stati insieme per due anni, tra alti e bassi, vedendoci di rado, pur essendo tecnicamente compagni di studi, dal momento che quella era stata indubbiamente la storia più influente della mia vita, però anche la prima, malgrado ciò pure per lui aveva vissuto quello stesso costante e lineare impatto, riempito di scoperte, d�emozioni fortissime, d�amore vero, di dolci momenti, di passioni infuocate e d�inedite rivelazioni. Avevamo scoperto entrambi i nostri lati caratteriali più dissimulati e sottintesi, l�uno grazie all�altra, stavamo bene insieme, in quanto eravamo affiatati, però l�insofferenza, la lontananza e in ultimo la noia avevano inevitabilmente usurato ben presto quei sentimenti logorandoli, e la sua voglia di sperimentare emozioni nuove con altre donne lo aveva irrimediabilmente allontanato sempre più da me.Da quando ci lasciammo non c�eravamo più visti fino a quel momento, adesso lui era lì davanti a me, sfrontato e sorridente come lo ricordavo. Notai però con soddisfazione che anche il suo sorriso si era leggermente incrinato vedendomi, non se lo avrebbe giammai aspettato di vedermi. Facemmo comunque finta di nulla e dopo i consueti convenevoli e le usuali ...
    ... presentazioni ci spostammo tutti per il rinfresco. Io ero davanti al tavolo del buffet, tuttavia la fame era svanita di colpo, il dispiacere, il dolore e il freddo che avevo provato l�ultima volta che c�eravamo visti era di nuovo attualmente presente e vivo, come se fosse stato soltanto il giorno prima. Io non sapevo che cosa fare, stavo valutando anche l�opportunità d�allontanarmi, eppure il pensiero di doverlo rivedere comunque domani e il giorno seguente e di doverci lavorare insieme non era quella la soluzione adatta. Stavo ancora pensando su come agire correttamente, quando sentii una mano calda posarsi sulla mia spalla. La riconobbi senza indugi, pigliai coraggio e mi voltai: era Riccardo naturalmente che mi sorrideva, però la tensione era percepibile, giacché io lo conoscevo troppo bene:�Stai benissimo vestita così� - esclamo lui in modo vivace e alquanto colto sul fatto.�Anche tu stai molto bene, perché non ho mai avuto il piacere di vederti con quella giacca da pinguino. Non l�hai indossata nemmeno alla mia laurea, anche se all�epoca lo avevi espressamente promesso� - gli risposi in tono neutro e scialbo.I soli pensieri di quei momenti bruciavano incandescenti addolorandomi il cuore, dato che lui ribatté con un sorriso disonesto, oserei dire obliquo, perché anche a lui faceva male ricordare, dal momento che era pur sempre una piccola rappresaglia:�Senti, dimmi una cosa, t�andrebbe di conversare?� - mi domandò lui indicandomi il terrazzo.In seguito ci avviammo là sul ...