1. Normandia 1944 Capitolo 5


    Data: 13/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Bastardo senza gloria

    Normandia 1944 (Ultima parte) La guerra si era spostata in Germania, un inverno era passato dallo sbarco degli alleati e una nuova primavera stava sbocciando. I giornali riportavano le notizie degli immani colpi che gli eserciti alleati davano al reich tedesco e, se il fronte occidentale si era stabilizzato dopo l’offensiva tedesca delle Ardenne, sul fronte orientale i russi erano avanzati fino all’Oder a 80 chilometri da Berlino dissolvendo le preoccupazioni di chi temeva una resistenza della Germania simile a quella che per quattro anni, nel precedente conflitto, aveva dissanguato gli alleati occidentali. Anche in Normandia la vita riprendeva. Non erano ancora tornati i militari prigionieri nel 40 e i deportati dell’occupazione, ma ci si sforzava di vivere coscienti che qualunque cosa poteva succedere non sarebbe stata peggio di quello che avevano passato. Lo Stato, sotto l’autorevole guida del generale De Gaulle, aveva ripreso a funzionare allontanando i funzionari più compromessi con il regime collaborazionista. La legge aveva ripreso ad essere rispettata e le prigioni erano ancora piene di criminali del vecchio regime che attendevano di essere processati. In paese era arrivato un nuovo comandante della gendarmeria che aveva recuperato i vecchi agenti che avevano disertato per non collaborare con i tedeschi, qualcuno era arrivato dal capoluogo, qualc’un altro era stato assunto sul posto per marcare la vocazione territoriale della gendarmeria. Ora, di fronte a questo ...
    ... nuovo comandante, in un ufficio modesto dove non esistevano due sedie uguali, sedeva la signora De Sentier. La donna guardava incuriosita il nuovo comandante che doveva avere pressapoco la sua età; dall’accento riteneva arrivasse dalla Provenza, ma non ne era sicura. Le pareva un bell’uomo e ispirava un aurea di fiducia. Tuttavia era un po’ in apprensione perchè non sapeva il motivo per cui l’aveva fatta chiamare. L’uomo si alzò, chiuse la porta e ritornò dietro la scrivania, da un cassetto estrasse una cartella che aprì. “Uno dei primi atti che ho fatto quando sono arrivato è stato mettere in ordine l’archivio. Vi sono una serie di documenti che riguardano la vita di tutti e che sono stati abbandonati per quasi un anno. Abbiamo denuncie anche molto gravi a cui non è stato dato seguito, provvedimenti sanzionatori che sono venuti a cadere per la morte dei destinatari. Insomma una grande confusione; all’interno dei documenti che stavo riordinando ho trovato questa” disse porgendole una scheda. Isabella la guardò e si sentì mancare. Era il corrispettivo del libretto di prostituta che le avevano rilasciato a Rennes. C’era una delle due foto che aveva portato alla Kommandantur tedesca, i suoi dati anagrafici e l’inequivocabile scritta “permesso di esercitare la prostituzione”. Le tornarono alla mente, con nitidezza, tutti i particolari di quella giornata del maggio 44 in cui la rispettabile borghese era stata schedata come prostituta Era la prima settimana di maggio e ormai erano 15 ...
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