La siciliana che lo voleva nel culo (4)
Data: 14/11/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: amanteirpino
Il weekend era giunto a termine lasciando non poche sorprese, la troiaggine e la passione di Elena e la mia gelosia verso Adele. Passarono 3-4 giorni durante i quali non sentii né l'una né l'altra. Sarà stato il giovedì sera quando ricevetti un sms da Elena che mi chiedeva che facevo e il perché non mi facevo proprio sentire.
Continuammo a messaggiare fino a tarda sera e quando lei mi scrisse che io le mancavo, la cosa cominciò a prendere una piega più piccante perché lei mi confessava che avrebbe voluto avermi lì da lei, a condividere la sua coperta. Io le dissi che era difficile starle accanto e stare fermo e lei ribadì dicendo che non avrebbe certo voluto che io stessi fermo. Il pisello mi divenne duro e le scrissi che avevo proprio voglia di strusciarmi su di lei. Erano quasi le 11 di sera e lei mi invitò ad andare da lei. Dissi che non volevo perché c'era Adele e dopo aver celato la storia del nostro focoso weekend non mi potevo certo presentare là alle 11 di sera. Lei mi assicurò che era in camera sua già da un po' e che molto probabilmente dormiva per cui mi invitò a passare da lei per un pò: non avrei suonato al citofono, ma il mio squillo sul telefono sarebbe stato il segnale che doveva aprire portone e porta e sarei entrato in silenzio e saremmo andati in camera.
Beh anche se era tardi, non potevo rifiutare un simile invito e scesi subito. Ero quasi arrivato sotto casa loro quando mi arriva il messaggio di Elena che mi informava che Adele era in giro per casa ...
... e che ciò rovinava i nostri piani. Scrissi il messaggio di buonanotte al quale lei rispose di temporeggiare un attimo. Così feci passeggiai un paio di volte sotto casa loro nell'attesa di ricevere altri sms da Elena ma non ne ebbi; ero deciso a ritornare a casa quando vedo, ad una decina di metri di distanza da me, aprire il portone di casa loro e le vidi uscire entrambe, Adele ed Elena, vestite in modo informale, tuta o pigiama, con due buste di spazzatura che subito depositarono lì sul ciglio della strada per la raccolta differenziata del giorno successivo.
Non mi scomposi più di tanto ed anzi mi avvicinai salutandole e dicendo che stavo tornando a casa e che ero stato a cena da un amico che abitava poco più avanti.
Anche loro mi salutarono ed Elena, che se Adele fosse rimasta in stanza avrebbe voluto avermi già in camera sua, mi chiese se volevo salire per una tisana. L'occasione mi sembrò ghiotta perché se andava bene mi sarei chiuso in camera con Elena, se andava male...potevo comunque far chiacchiere con Adele che a me piaceva, per cui accettai.
Saliti su mi fecero accomodare sul divano e cominciammo a far chiacchiere, mentre preparavano la tisana. Adele ad un certo punto disse: "pensavamo ti avessero sequestrato, non ti sei fatto più sentire né vedere, si vede che sei stato impegnato". In queste ultime parole si scorgeva un tono molto allusivo, infatti disse ad Elena che c'eravamo incontrati per strada domenica pomeriggio davanti alla farmacia, mentre io ero ...