1. Come l'acqua salmastra


    Data: 15/11/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... muoversi sopra, appoggiandosi sempre più a lui. Con calma, si lasciò invadere di nuovo, millimetro su millimetro, accogliendolo, inglobandolo, dentro di s&egrave, come lo voleva, come desiderava sentirsi sua fino in fondo, ma continuò a danzare dolcemente per un tempo che pareva infinito."... Uuuf... Fatica..." sorrise lei, mentre qualche goccia di sudore le imperlava la fronte, accasciandosi lievemente su di lui."faccio io..." la derise il ragazzo, e senza alcuno sforzo si pose di nuovo su di lei, continuando quel gioco al 'non affondo' che in realtà era una tortura per tutti e due, ma questa volta Viktorie si sentì pervasa davvero dalla voglia, vedendolo sopra di s&egrave, stretta forte, desiderata, lo baciava con una foga sempre maggiore e i suoi capezzoli quasi dolevano per il continuo accarezzarsi con il corpo tonico di lui."ooh... prendimi... prendimi... Ti prego prendimi..." voleva piagnucolargli, e chissà in che lingua lo disse, ma lui capì, spinse con ardore, rientrò, e spinse di nuovo.Penetrando, invadendo, lacerando, si infilò dritto in lei sbarazzandosi della sua verginità e arrivando a fine corsa in un rantolo, e un urlo animale di lei.Le aveva fatto male, le aveva fatto bene, lo voleva, lo voleva picchiare e nello stesso momento ne era felice, Marco percepì tutto questo nelle piccole lacrime di lei e nel suo istintivo stringerlo dentro di s&egrave, non si mosse per un poco, gustandosi la sensazione di averla fatta sua. E d'altro canto anche Viktorie, passata ...
    ... la coltellata di dolore, saggiava con il suo corpo quell'enormità dentro di s&egrave.Oh, si sentiva, si sentiva eccome che la sua presenza fosse assai ingombrante. Le dimensioni non contano per qualcuno, contano per qualcun altro, dipende da come si usa quel che si ha per qualcuno ancora, ma sicuramente si sentono, si sentono diversamente. Si sentiva così tanto che la voglia di fare l'amore ne uscì rinnovata, ora che era sua, che il suo sesso si era finalmente dischiuso del tutto per lui, poteva sussurrargli"... Fammi tua. Fammi impazzire.""... Dovrei mettere qualcosa.""Ho portato qualcosa.""Non sarà abbastanza."Non era abbastanza. Non era neanche qualcosa di minimamente adatto.Viktorie non se ne curò, incoscientemente spinse il suo amato sul fondo della barca per saltargli addosso e si rese conto di cosa stesse facendo solo qualche minuto più tardi, mentre ruotava il bacino, sentendo il sedere strofinare sul corpo di lui. Era dentro, lo sentiva dentro, fino in fondo, "saltava come un coniglio", come si diceva nel suo Paese, sussultava estasiata dalle sensazioni che quell'affare dentro di s&egrave le procurava.Ed egoisticamente continuò a ignorare i tentativi di Marco di prendere il comando, saltellava, si sfilava, faceva riaffondare dentro di s&egrave tutto quel corposo, lungo, largo, pulsante sesso, in una danza che si sorprendeva di conoscere e che cominciò a condurre sempre più freneticamente.Lo voleva, lo voleva far impazzire, stava impazzendo, voleva avere un orgasmo ...
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