Vacanza in famiglia 2 parte
Data: 11/12/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: Scrittore, Fonte: EroticiRacconti
... stata mia, quindi dovrà prendersela con me. E poiché tu sai che mi vuole bene e mi coccola, con me non se la prenderà.” “Dai René, facciamo così. Io poi sono una pazza e queste cose mi intrigano da morire !” Annette concluse così il suo discorso. Evidentemente questa idea la eccitò tanto che riprese a succhiarmi il pisello con una foga ed una maestria che non avevo mai percepito prima. Ben presto, sotto i colpi frenetici della sua lingua non ce la feci più a trattenermi, anche se lei mi aveva insegnato anche a resistere il più possibile, per prolungare il piacere. Ondate incandescenti salivano dal mio ventre ed un fiotto di sperma si riversò nella sua bocca, seguito da un altro, poi da un altro e da un altro ancora. Annette scuoteva la testa e gemeva come se stesse soffrendo. Quando il mio pisello smise di pulsare e di versare sperma nella sua bocca, Annette si alzò, tenendo la bocca chiusa ed annuendo senza parlare uscì di corsa dalla mia cabina. Io compresi immediatamente che stava attuando il mio suggerimento e la seguii. Lei aprì la porta della cabina contigua, nella quale era accesa una debole luce e si avvicinò alla cuccetta nella quale dormiva Edith, che indossava una leggera camicia da notte. Accostò le labbra e quelle di Edith e vi depose un bacio leggero. Poi mi guardò. Compresi subito che Annette aveva ragione: se avesse lasciato cadere lo sperma nella bocca di Edith questa si sarebbe spaventata o il liquido avrebbe potuto andarle di traverso. Infatti, la ...
... soluzione di Annette fu vincente. Edith scosse leggermente la testa e dischiuse piano le labbra, come per farsi baciare ancora. Annette allora si avvicinò nuovamente e questa volta il suo bacio fu più deciso. Edith, ormai nel dormiveglia, si accorse di essere stata baciata e forse perché non aveva capito che era stata un’altra donna o forse perché lo aveva comunque gradito, ricambiò il bacio. In quel momento Annette aprì la sua bocca, introdusse con un guizzo la sua lingua nella bocca di Edith e nello stesso tempo vi lasciò cadere tutta la “sbora”, come la chiamava lei, che mi aveva succhiato un minuto prima. Edith, completamente sveglia, di scatto si alzò a sedere nella cuccetta (e mentre lo faceva io notai il suo seno mastodontico appena nascosto dalla camicia da notte, che si spandeva sul lenzuolo), sgranò gli occhi, evidentemente comprese la natura di quel liquido che le riempiva la bocca, che doveva per forza provenire da altra sorgente diversa dalla bocca di Annette e le rivolse, con la bocca chiusa una muta interrogazione. “Bevi, tesoro mio” le disse allora Annette accarezzandole i capelli “è un regalo per te da parte del signorino Renè e da parte mia che te l’ho portato”. Sul volto di Edith comparve un’espressione mista di dolcezza e sorpresa, ma anche di rimprovero e di imbarazzo. Era stato davvero un risveglio travolgente per lei. Comunque parve che la cosa non le dispiacesse, perché l’imbarazzo si trasformò in un sorriso intrigante. Aveva compreso tutto. Guardò Annette, ...