Vacanza in famiglia 2 parte
Data: 11/12/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: Scrittore, Fonte: EroticiRacconti
La mia evoluzione sessuale procedeva stupendamente, con la collaborazione, anzi sotto la guida di Annette, che utilizzava ogni occasione per accrescere le mie “conoscenze” in quella materia. Era una maestra infaticabile, preparata e molto, molto paziente. E se la godeva da pazzi. Io continuavo comunque a spiare “le mie donne”, come ero solito chiamare tutti i componenti di sesso femminile della mia famiglia (mia madre Mireille, mia nonna Sophie, le mie sorelle Virginie e Jacqueline, le mie zie Jeneviève e Juliette e le “tate” Edith e Annette, la mia compagna di “giochi”). Era uno scenario di grande pregio.una più interessante dell’altra. Ma la svolta, incredibile, totale, si verificò a causa di un evento davvero straordinario, che sconvolse, in maniera definitiva, la vita di tutta la famiglia. Mia madre annunciò alla famiglia che sarebbe dovuta partire per la presentazione della nuova collezione estiva del suo ateliér. L’agenzia di pubblicità che da sempre curava l’immagine dell’azienda aveva suggerito di realizzare un servizio fotografico in un paradiso della Polinesia. Mio padre, allora, lanciò un’idea che sulle prime apparve irrealizzabile, ma che poi si rivelò entusiasmante. “Che ne pensate” ci chiese un giorno, mentre eravamo tutti a pranzo (ed il pranzo era un rituale al quale dovevano essere tutti presenti) “se accompagnassimo tutti Mireille ? Del resto lei dovrebbe restare lontana da noi per molto tempo e questo penso che dispiacerà a tutti. Poi saperla così lontana, ...
... dall’altra parte del mondo, è una cosa che mi crea grande angoscia. Una soluzione potrebbe essere quella di andare con lei, ma poi mi creerebbe angoscia il restare tanto tempo lontano da voi. Su, coraggio, facciamo un bel consiglio di famiglia e mettiamo ai voti la proposta”. La nonna Sophie, con il suo solito senso pratico, eccepì che i costi, non solo del trasferimento, ma anche del soggiorno di tutta la famiglia, così lontano e per tanto tempo, non sarebbero stati poi tanto esigui. Mio padre rispose che aveva previsto anche questo, sia per motivi di risparmio, anche se le condizioni finanziarie della famiglia certamente consentivano largamente qualsiasi esborso per una vacanza, anche lunga ed anche in capo al mondo, sia perché era da tanto che avrebbe voluto visitare la Polinesia e quindi avrebbe provveduto a noleggiare una barca, grande e confortevole, in modo da poter comodamente ospitare tutti noi (che bene o male formiamo una squadra di calcio: undici persone). Dopo alcuni attimi di silenzio, parve che la proposta, dapprima accolta con perplessità, avesse riscosso il gradimento di tutti. Se ne discusse ancora, ma mio padre aveva una risposta pronta per ogni obiezione mossa da parte degli altri. Alla fine tutti accondiscesero; persino mio nonno, che amava la vita comoda, espresse parere positivo, a condizione che gli lasciassero portare con sé la sua pipa, i suoi libri e, naturalmente, la nonna Sophie. Avevamo circa due mesi di tempo per prepararci a questa vacanza, che ...