1. 25 - Odore di Mosto


    Data: 17/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: vogliadiparole

    ... poi se lo indosso non posso mettere il reggiseno, via. Scartato" e lo riponi con cura.Scegli invece un piccolo top che fascia i tuoi fianchi e, con il reggiseno accentua ancor di più il tuo florido decolletè.Prendi una maglia con un'ampia scollatura e con le maniche ad ali di pipistrello, di quelle che lasciano poco spazio all'immaginazione, "sssi! Questa va bene".Alcune gocce di profumo ad impreziosire il tuo corpo nudo ed inizia lentamente a vestirti, guardandoti continuamente nello specchio.Tutti i tuoi movimenti sembrano essere parte di un copione perfettamente scritto.Lisci le tue lunghe gambe mentre ti pepari ad indossare le calze, ti giri per verificare che la riga sia perfettamente dritta lungo tutta la gamba.Con cura sistemi il reggicalze e lo fissi alle calze, un ultimo sguardo e lentamente infili lo slip nero. Il pizzo carezza come un guanto una mano il tuo ventre.Di nuovo ti guardi allo specchio prestando attenzione a che la stoffa risulti simmetrica sul tuo culo. "Ecco, perfetto!". Sorridi mentre ti riguardi.Finisci di vestirti con cura terminando con le scarpe con l'enorme tacco che piace pure ad Oliver, "ti fanno proprio troia" ti dice sempre quando le indossi.Oramai è giunta l'ora, metti le ultime cose in borsa e, prima di scendere fai una chiamata ad Oliver, per rassicurarlo e non avere problemi."cazzo, dovevo scendere già dieci minuti fa, meglio che scenda, si incazza sempre se lo faccio aspettare troppo" e trafelata esci di casa indossando il soprabito ...
    ... lungo.In giro tra le scale non c'è nessuno, "meglio così, meno occhi ci sono in giro meglio è" pensi tra te e te mentre inizi rapida a scendere le scale.Arrivo all'appuntamento con 10 minuti di anticipo, sempre problematico parcheggiare dalla tue parti, mi tocca aspettare che un furgone mi lasci il posto,per fortuna l'autista stava già chiudendo il vano merci quando l'ho visto. Rimango per un minuto dietro di lui con le frecce che lampeggiano aspettando che esca.Solito via vai di gente che si reca a piazza delle Erbe, per il rito dell'aperitivo. Il tempo passa, per fortuna un fretta e, quando ti riconosco, barcollante con quegli alti trampoli sul selciato sconnesso, sorrido.Un ragazzo cammina mano nella mano con la sua ragazza, quando li incroci, ancheggiando sui quei tacchi vertiginosi, lui si gira a guardarti il culo seppure sia coperto dal lungo spolverino, esclama "che culo". La ragazza lo guarda torva in viso, "che quella troia che non ho io e gli molli un sonoro ceffone facendo girare tutte la gente che, adesso, si ritrova a guardare dalla tua parte. Rossa in viso inizia quasi a correre verso la mia auto.Appena arrivi alla macchina abbasso il vetro del finestrino e "alla buon ora. Potevi ritardare pure altri 10 minuto, no?", mi guardi imbronciata, sapevi che non avrei ammesso che facessi ritardo."Scusa (che stronzo che sei), non si ripeterà più. Lo prometto (bastardo)!" e sorridente, prima di entrare in macchina apri il lungo soprabito per farmi vedere come sei vestita.Per ...
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