1. 25 - Odore di Mosto


    Data: 17/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: vogliadiparole

    ... cortissima fa, poi, il resto. Rimane ammutolito mentre ti guarda imbambolato."Sahib... ti presento Laura", il giovane cingalese timidamente allunga la mano per salutarti, "buona sera signor Laura" e delicatamente stringe la tua.Abbassi la testa, timorosa e rispondi al saluto, "s-sera".Ci incamminiamo verso il grosso fuoristrada, Sahib non riesce a staccare gli occhi da te. Quando ci accomodiamo in macchina, Sahib inizia a parlare in inglese, gli rispondo e chiedo ridendo "Sahib, do you like my little bitch?", vedo i suoi occhi fissarmi e subito dopo mette a posto lo specchietto retrovisore mentre la mia mano scivola tra le tue cosce. Imbarazzatissima ti nascondi, e mi sussurri all'orecchio "no, ti prego, ci può vedere". Rimango a fissarti mentre lo dici, sfilo ma mano dalle tue cosce ma ti faccio rimanere ha cosce aperte, Sahib adesso dallo specchietto vede chiaramente l'intimo che indossi."Hey, did you see that beautiful legs have Laura, she's a really slut, my wonderful slut!". Sorride Sahib, sorride e non dice nulla.Il fuoristrada si infila a fatica per le stradine del paese, solo quando ne usciamo e ci addentriamo nelle stradine di campagna mostra la sua capacità a inerpicarsi per le vie scoscese e sterrate, ti mantieni alla meglio mentre il mezzo ti sballonzola qua e la.Per fortuna il percorso è breve e dopo qualche curva si infila in un viale alberato. il viale è illuminato da lampade a petrolio che rischiarano le zone circostanti con luce tremolante, rendendo ...
    ... l'atmosfera vagamente retrò ma molto affascinante. Sembra proprio di tornare indietro nel tempo. In fondo al viale si vede la sagoma di un grosso casale di campagna davvero ben tenuto, parte della facciata risulta coperta da una enorme pianta di edera mentre dall'interno luci illuminano le finestre. Qua e la si notano sulle pareti attrezzi da lavoro antichi.Sahib ferma il grosso fuoristrada al lato della enorme casa colonica e, scendendo ci invita a seguirlo, "padron Marco è nella stalla, stasera c'è la monta delle giumente". Scendiamo e seguiamo il giovane pakistano, sul selciato i nostri passi rimbombano mentre dal fondo della stalla si sente un forte nitrire di cavalli. Tu hai difficoltà a camminare sul pietriccio che tappezza l'aia mentre, barcollando, cammini sugli alti tacchi. Cerchi ti tenere l'equilibrio meglio che puoi, più di una volta hai rischiato di slogarti una caviglia mentre con passo incerto mi segui tenendomi per mano. L'aria fresca e pungente della serata e quel vestitino cortissimo non ti aiuta certamente in questa situazione. I tuoi capezzoli già sono ritti sotto il corpetto in pizzo che fascia i tuoi morbidi fianchi, non c'è nessuna possibilità che non si notino.Quando Sahib entra nella stalla, seguito da noi, richiama l'attenzione del fattore che girandosi ci vede sulla porta. Sorride, un sorriso a 32 denti quando scorge te al mio fianco. Ci saluta con un "ciao, finalmente sei venuto a trovarmi con la tua mitica Laura" mentre ci viene incontro, mi stringe con ...
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