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Amsterdam.
Data: 18/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis
... più snello ed io piuttosto robusto: risi a quel tentativo e lo assecondai lasciandomi cadere sul divano tirandolo verso di me. Cadde col viso sul mio petto e prese a baciarlo e leccare il capezzoli, a succhiarli con voracità, scendendo prima verso il ventre, esplorando l’ombelico e poi su un fianco, senza cessare di baciare e mordermi la pelle. La sensibilità aumentata dall’eccitazione mi faceva reagire ad ogni tocco come se fossi attraversato da scosse. Sentivo il pene teso allo spasimo ma non feci nulla per controllarmi. La bocca spalancata di Giò si avventò contro l’incavo tra inguine e coscia e la sua lingua mi sferzò impietosa strappandomi un rantolo, scivolando poi sullo scroto ridotto forse alle dimensioni di una noce, ormai. Infierì senza fermarsi, scivolando lentamente verso il perineo, mordicchiandolo, mentre il suo dito iniziava ad esplorarmi con delicatezza, scivolando fin dove poté. Involontariamente inarcai la schiena e Giò risalì con la lingua fino alla radice dell’asta, mentre il suo dito senza mai uscire mi sondava ed accarezzava il ventre. Le labbra avvolsero la radice e risalirono in su, verso la cappella che davvero mi sembrò stesse per esplodere e lo temetti, quando la bocca, incredibilmente calda, la avvolse. Il secondo dito si unì al precedente, e la sensazione di essere “preso”, violato si concentrò sull’anello dello sfintere. L’eccitazione mi annebbiava la mente, mi sentivo gemere e parlare ma non capivo nulla. Lo sentii lasciarmi, lentamente, ...
... e spostarsi sopra di me. Aprii gli occhi e mi ritrovai nei suoi. Affondò un bacio e, contemporaneamente, lo sentii premermi contro. Spinsi leggermente, come se dovessi evacuare, e lui entrò, lentamente, delicato. Spinse senza fermarsi, senza esitazione, senza smettere di giocare con la mia lingua. Lo sentii procedere, prima attraverso l’anello ed assaporando quella sensazione attimo per attimo, poi contro il ventre, risalendo sempre più su, come se davvero potesse arrivare fino al cuore! Si fermò, respirando con affanno. Con una mano gli afferrai la nuca e lo schiacciai contro la mia bocca, succhiando la sua lingua, mentre con l’altra cercavo di spingerlo verso di me, come se ne cercassi ancora. Mai avevo provato tanto desiderio, avido desiderio di lui! Spinse, spinse ancora e persi il conto. Poi si fermò e, dolcemente, uscì da me. Si spostò sul mio ventre, senza mai smettere di baciarmi. Con la mano tra le gambe, prese il mio membro ed appoggiò il glande contro di se … smise di baciare e tornò a fissarmi negli occhi. Mi sorrise. Lento ed inesorabile, si impalò. Affondai le dita nei suoi fianchi e lo tirai verso di me, spingendo in alto i lombi e, quando fui completamente in lui, mi sollevai a sedere, cercando ancora la sua bocca. Non riuscivo a raggiungerla: lui, estatico, gettava la testa all’indietro, con gli occhi chiusi, così presi a baciargli il petto. I suoi piccoli capezzoli scuri risaltavano sulla pelle come stelle marine sulla rena, ruvidi tanto erano ...