1. Lontani ricordi - il motoraduno (prima parte)


    Data: 19/11/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: ghibellino, Fonte: Annunci69

    ... giornata.”
    
    Senza esitare andò a prendere il suo materassino e lo depositò in tenda vicino al mio. Chiusa dietro di noi la cerniera, il mio imbarazzo prese il sopravvento. Questa volta non potevo inventarmi scuse, ero consapevole e consenziente, non ero preso alla sprovvista. Non avevo nemmeno la giustificazione di essere trascinato dalla libidine, tra le gambe mi sentivo una lumachina. La verità era che, non so se per curiosità o desiderio di sperimentare, VOLEVO ripetere l’esperienza del pomeriggio. Nella penombra della tenda, che non ci nascondeva niente, ci spogliammo guardandoci, con curiosità più che con eccitazione. Nessuno di noi osava prendere l’iniziativa, c’era un’atmosfera strana e pesante, eravamo seduti sui nostri materassini, uno di fronte all’altro completamente nudi. Restammo così per non so quanto tempo, poi Walter allungò il braccio e prese in mano il mio membro, ma fu solo il suo che ebbe un inizio di erezione.
    
    “Ci dobbiamo baciare?” domandai. Mi sentivo una verginella e la cosa m’infastidiva parecchio.
    
    “Come vogliamo. Se ci piace lo facciamo, altrimenti no.”
    
    “Preferisco di no.”
    
    “Anch’io preferisco di no. Con i maschi il sesso mi piace genitale, senza troppe tenerezze.”
    
    Adesso potevo vedere il suo membro eretto, e sotto le sue carezze anche il mio dava segni di risveglio. Mi lasciavo accarezzare, e lui lo faceva lentamente, con studiata sapienza, mentre con l’altra mano mi teneva i testicoli, premendo leggermente con un dito contro il ...
    ... perineo. L’imbarazzo in me svanì abbastanza rapidamente, lasciando il posto a una timida ma crescente eccitazione. Mi piaceva farmi manipolare, lasciare che quel giovane uomo mi donasse piacere, e constatare, osservando il suo membro eretto, che il mio piacere, quella manipolazione, era anche il suo piacere. Seguo il suo esempio, glielo prendo in mano e muovo su e giù, con lentezza, lui risponde con un piccolo gemito, sento che gli diventa, se possibile, ancora più rigido. Cerco di compiere su di lui gli stessi gesti che lui compie su di me, e gli prendo i testicoli. Pur essendo per me tutto così nuovo, le mie azioni e le mie eccitate emozioni mi sembrano naturali, del tutto compatibili con la nostra mascolinità. Walter si allunga sul materassino, il suo volto è a pochi centimetri dal mio pene; so quello che sta per accadere e aspetto. Aspetto per un tempo che mi sembra interminabile, poi la sua lingua mi solletica il glande, che finisce risucchiato nella sua bocca. Mi allungo anch’io sul materassino senza mollare la presa del suo sesso, che adesso è di fronte ai miei occhi, e mi abbandono alle sensazioni che la sua bocca mi regalano. La mano che mi teneva i testicoli scivola più sotto, il suo dito si solletica l’ano spingendo con decisa delicatezza. Mi lascio andare a queste nuove sensazioni e intanto guardo il suo piccolo membro e mi convinco che ormai è giunto il momento di infrangere un altro tabù. Mi allungo quel poco che mi consente di arrivare con le labbra alla punta del ...