1. Lontani ricordi - il motoraduno (prima parte)


    Data: 19/11/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: ghibellino, Fonte: Annunci69

    ... sorgevano delle domande. Walter si era dimostrato molto disponibile a raccontarsi, ma temevo di urtare la sua sensibilità mostrandomi troppo curioso. Tuttavia non riuscii a impedirmi di domandargli:
    
    “E lo senti spesso questo richiamo della foresta?”
    
    Rise, rilassato e divertito.
    
    “Dipende da cosa intendi per spesso. Diciamo che può capitare una o due volte l’anno. Qualche volta nemmeno una. Ma sono episodi che si esauriscono appena tolto lo sfizio. Non lasciano conseguenze.”
    
    “E con Irene? E’ complicato tenerle nascosto questa specie di doppia vita, sia pure episodica?”
    
    “Irene sa tutto, non le tengo nascosto proprio nulla.”
    
    Lo stupore sulla mia faccia doveva avere qualcosa di comico, perché Walter rise ancora più forte di prima.
    
    “Vuoi dire che la tua fidanzata quasi moglie sa che di quando in quando tu vai a scopare con un maschio e non ci trova nulla da ridire? Non è gelosa?”
    
    Mi rendevo conto io stesso che il mio tono era comicamente moralistico, ma lui non ci trovò niente da ridere, anzi si fece molto serio.
    
    “Tra me e Irene non ci sono segreti. Tra noi c’è un’intesa totale e un’integrale accettazione reciproca. E’ gelosissima, ma delle altre donne, non di un uomo. Sa di questo mio impulso, ne conosce la ragione, è consapevole che non toglie nulla al nostro amore e alla solidità del nostro rapporto. Nel pomeriggio, mentre eri fuori in moto l’ho chiamata e le ho raccontato in tutti i dettagli il nostro incontro. Si è molto divertita mentre ...
    ... descrivevo la tua faccia stupita”.
    
    Adesso tutto mi era chiaro e provai una punta d’invidia per quel rapporto con la sua ragazza. Uscimmo dalla pizzeria e passeggiammo sul lungomare chiacchierando come vecchi amici, senza tornare sull’argomento. Accade spesso che le confidenze più intime si rivolgono proprio a degli sconosciuti, e anch’io mi ritrovai a rivelare fatti e episodi del mio passato che non avevo mai confessato a nessuno. Si era creata una strana intimità fra noi, un’intimità che ormai includeva pacificamente anche una complicità sessuale.
    
    Quando tornammo al campeggio vi trovammo un’atmosfera allegra e cameratesca: capannelli di partecipanti al raduno si erano aggregati a bere, chiacchierare, raccontare storielle e barzellette. Un cinquantenne bolognese con barba, capelli e giacca con frange alla Buffalo Bill, con il quale avevo scambiato alcune battute al momento del mio arrivo ci vide e ci invitò a bere con il suo gruppetto. Ci fermammo e passammo due ore davvero divertenti. Al momento di andare a letto promettemmo di aggregarci a loro per il tour del giorno dopo a Ravenna. Arrivati alle nostre tende, al momento di darci la buonanotte c’era una strana esitazione tra noi, continuavamo a dirci banalità in attesa che fosse l’altro a dare per primo il segnale di congedo. Finché Walter non espresse quello che anch’io stavo aspettando:
    
    “Perché non mi ricambi l’ospitalità nella tua tenda?”
    
    Mi sorpresi a rispondere: “mi sembra il modo giusto di chiudere la ...
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