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Sole di Maggio
Data: 19/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI
... L’appuntamento «Mauro non era mia intenzione farti la paternale e non sei obbligato ad aiutarci. Ti ringraziamo ugualmente per averci informato. Noi dobbiamo tentare qualcosa in ogni caso», disse Livio allungandole la destra. «Scusatemi voi. Sono stato troppo impulsivo. Vi aiuterò per quel che posso.» Mauro stava per dire qualcos’altro ma rimase come se riflettesse. «Volevi aggiungere qualcosa?» gli domandò Silvia. «Che, insomma lavo i denti lasciando il rubinetto troppo aperto.» Livio lo guardò con un’espressione che lasciava intendere quanto fosse abitudine comune fare scrosciare il rubinetto. Poi, per rendere consapevole Mauro dell’importanza che avesse l’uso moderato di acqua dolce, assunse un’aria riflessiva e gli volle fare l’esempio di quanta se ne sprecasse solo per l’igiene dentale. «Un italiano», spiegò «consuma ogni giorno sei litri di acqua per lavarsi i denti, quasi duemiladuecento litri ogni anno che moltiplicato per sessanta milioni assommano a centotrentadue miliardi equivalenti a centotrentadue milioni di metri cubi cioè il doppio della capienza media di un invaso come Montescuro e quattro volte la quantità di acqua che potrebbe contenere la diga sul Rio Maestro. Ora, Mauro, potrai renderti conto di quanta acqua risparmieremmo, solo in Italia, se tutti prendessimo l’abitudine di lavarci i denti con un bicchiere di acqua che basta e avanza.» Mauro concordò con un cenno del capo. «Mauro hai una buona macchina fotografica?» domandò Livio. «Non è digitale ma è ...
... ottima. Domattina andrò a fare il servizio. C’è un fotografo nei paraggi? Dovrei comprare un rullino nuovo.» «É qui vicino, prima del semaforo», lo informò Silvia. «Mercoledì sera riuniamo il direttivo per discutere di questa faccenda. Ti va di venire Mauro?» gli propose Livio. «Contateci. Cercherò di portare anche le foto.» «Benissimo!» esclamò Livio. Poi chiese a Silvia: «mentre do un’occhiata se in cassa c’è rimasto qualche spicciolo per il rullino, telefona agli altri per avvertirli della riunione.» Mauro fece a Livio un gesto di diniego e raggiunse la porta. «Mauro posso accompagnarti?» si propose Silvia un istante prima che imboccasse il corridoio. «Non stare a disturbarti troverò il negozio.» «Intendevo in Valcorniola», precisò lei spostando alcuni oggetti sulla scrivania con movimenti nervosi. Mauro provò un’emozione tanto improvvisa da cagionargli un tuffetto al cuore, tuttavia riuscì a non far trapelare l’emozione e assentire esprimendosi persino con distacco emotivo. «Mi farebbe piacere.» «Allora, dopo, torna in sede, cinque minuti» gli chiese lei. «Ci metteremo d’accordo per domattina.» «Attenta Silvia. Chi ti dice che Mauro non sia fidanzato?» chiosò Livio. Lei aprì il cassetto della scrivania e fece finta di rovistare tra le scartoffie per celare l’imbarazzo. Fissò Mauro come per leggergli negli occhi la conferma o la smentita di quel che Livio aveva supposto maliziosamente. Mauro avvertiva l’intensità con la quale Silvia lo fissava. Riuscì tuttavia a vincere la ...