1. Sole di Maggio


    Data: 19/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... tentazione di ricambiare lo sguardo e darle una risposta. Compiaciuto d’essere stato abilmente enigmatico, imboccò il corridoio e ridiscese rapidamente le scale ma, distratto dall’esaltazione che avvertiva, giunto ai fatali gradini mancò poco che cascasse un’altra volta. «Livio che t’è saltato in mente di arguire?» lo redarguì Silvia sentendosi le guance avvampare. Gli occhi di Livio divennero fessure maliziose dietro le lenti degli occhiali. «Rivolgendomi a te» disse assumendo un’espressione complice «ho pungolato Mauro a darti una risposta ma ha preferito lasciarti sulle spine.» «Sulle spine? Livio che cosa stai fantasticando?» «Silvia quel ragazzo ti piace.» L’amico le poggiò la mano sotto il mento perché non distogliesse lo sguardo dal suo. «Avevi gli occhi che brillavano di luce propria quando Mauro ha confermato che domattina sarebbe andato a scattare le foto e tu gli hai proposto d’accompagnarlo.» «Ascolta Livio: non nascondo che quel ragazzo mi sia rimasto simpatico e nemmeno che mi abbia fatto tenerezza perché oggi gliene sono capitate troppe ma è tutto qui.» «Bah, a me è parso di leggere qualcosa d’altro nel tuo sguardo.» «In che senso?» lo incalzò Silva. «In quel senso», soggiunse Livio rivolgendole un’occhiata sorniona. «Ascolta Livio», reagì Silvia assumendo l’aria di volere sgombrare il campo da conclusioni affrettate «non sono il tipo da colpi di fulmine, anzi sono convinta non esistano.» Livio si lisciò la barba, rimase qualche istante assorto, poi indirizzò ...
    ... ancora un’occhiata alla giovane amica. Notò che si era assentata dalla materialità della stanza, come fosse sorpresa e incantata nell’avere scoperto qualcosa che pensava non appartenesse alla visione logica della sua esistenza. Scosse il capo sorridendo tra se, poi come volesse trarre dall’impaccio la giovane amica, si mise a cercare qualcosa in una pila d’incartamenti. «Silvia aiutami a trovare la copia dell’esposto contro l’inquinamento da trielina nel quartiere Michelangelo.» Le passò una mano davanti agli occhi. «Ehi Silvia, ci sei? Ah eccolo qui. Silvia ti ringrazio per il prezioso aiuto.» «Che cosa hai detto? Ah sì l’esposto per l’inquinamento da… da che cosa?» «Lascia andare, ho già fatto.» «Livio ho sbagliato a proporre a quel ragazzo di accompagnarlo?» “Ti sei accorta quanto le convinzioni possano vacillare, eh Silvia?” pensò Livio prima di suggerirle: «Per una donna non è certo un comportamento prudente recarsi in un luogo solitario assieme ad un uomo appena conosciuto e non metterei le mani sul fuoco per nessuno, però», terminò strizzandole l’occhio «credo possa fidarti. Mauro ha lo sguardo mite, parola di filosofo che ritiene quanto gli occhi siano lo specchio dell’anima per davvero.» L’espressione rassicurante dell’amico spronò Silvia a confidarsi. «Cribbio, Livio, hai ragione. Quel ragazzo ha qualcosa che…» Frugò nella borsetta per cercare le sigarette. “Accidenti oggi è già la terza.” Livio sollevò gli occhi dal documento per osservare i capelli corvini che a ...
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