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Sole di Maggio
Data: 19/11/2020, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI
... Silvia fluivano sulla schiena e il suo bel volto dalla pelle ambrata. Mormorò, con una vena d’amarezza: «Povero Stefano, dopo un anno di fatica, il caso gli ha giocato proprio un tiro mancino.» «Che cosa hai detto Livio?» «Riflettevo su un passaggio dell’esposto. Ora cerca di rintracciare Monica, Franco, il Bizza e Stefano.» Vedendola ancora distratta, Livio aggiunse: «Lascia andare Silvia, faccio io.» CAPITOLO TERZO Intimità coniugale Mauro fu destato dal rumore dell’avvolgibile che si sollevava. Impiegò qualche secondo per mettere a fuoco la mente. Vide sua madre che toglieva gli abiti del giorno precedente dalla poltroncina a piè del letto e li sostituiva con maglietta e jeans puliti. «Mauro sbrigati ad alzarti o finirai per farla aspettare quella ragazza.» La sera precedente era tornato stanco morto. Il tempo di bere una tazza di latte, spiegare frettolosamente dove si fosse recato, chi avesse conosciuto e si era ficcato a letto ma il pensiero che la ragazza dai capelli corvini lo avrebbe accompagnato in Valcorniola, gli aveva impedito di addormentarsi. Si era alzato per prendere un’aspirina. Il calmante gli aveva attenuato la tensione facendolo addormentare come un macigno. Non appena vide il figlio apparire sulla porta del bagno, Luciano si rassegnò a spostarsi nel cucinotto e portarsi appresso l’occorrente per radersi. Agganciò lo specchietto d’emergenza al solito pomello dell’anta di una dispensa e mugugnò alla moglie che avrebbe dovuto mettere il pannolone come gli ...
... incontinenti se ci fosse stata anche Manuela. «Esagerato, più invecchi più diventi brontolone.» Nadia prese una tazza dalla credenza della cucina, entrò nel cucinotto, accese il fornelletto del gas e mise il bricco del latte sulla fiamma. «Deciditi a chiamare un muratore invece di continuare a lamentarti. É una vita che discutiamo di fare il secondo bagno.» Luciano interruppe di radersi e guardò la moglie di sbieco. «Hai detto che sto invecchiando?» Stando attenta che il latte non traboccasse, lei gli rivolse un malizioso sguardo d’assenso. «Ho i capelli che tirano al grigio ma di pancia sono ancora piatto come a vent’anni. Tu, invece, un po’ di chiletti li hai messi su e qualche zampa di struzzo attorno agli occhi comincia a farti compagnia.» «Esagerato fammi vedere», reagì Nadia togliendo lo specchietto dal pomello con un gesto brusco. «Miseriaccia stamattina non c’è verso di radersi», borbottò Luciano. Lo specchio rimandò alla moglie l’inesorabile scorrere degli anni. «Qualche piccola ruga c’è ma quando sono truccata…» Subito dopo fece la voce piagnucolosa. «Lucy è vero che sto invecchiando?» «Sei fresca come una primula appena sbocciata», le disse il marito appiccicandole un bioccolo di schiuma sul naso. «Ipocrita!» Accortasi che il latte stava per schiumare, Nadia spense il gas, poggiò la guancia sulla schiena del marito e gli carezzò il petto glabro. Gli era sempre piaciuto che non fosse villoso. «Dio come passa il tempo, Lucy. Mi pare ieri che ero incinta di Mauro.» ...