1. I segreti della casa senza specchi - cap i


    Data: 20/11/2020, Categorie: Etero Autore: sexwillerxxx, Fonte: Annunci69

    All’imbrunire d’un giorno d’autunno ero intento a riporre con cura maniacale la spesa fatta per la mia Signora.
    
    Minuziosamente allineavo le vivande come lei desiderava, tipologia, deperibilità e scala di colore, dal più chiaro al più scuro, al pari di una persona affetta da manie impulsive compulsive…ma questi erano ordini ed io non potevo obbiettare ai voleri dalla Signora.
    
    “La Padrona”, era così che noi servitori a volte la chiamavamo per via del suo ruolo in quella dimora e per la classe ed il suo portamento nobile ed autoritario.
    
    Ella era consapevole del suo fascino e del timore che a tutti incuteva, e anche se ella non dava mai alcuna confidenza a nessuno sembrava che già sapesse tutto di ognuno di noi e che non le si potessero nascondere nemmeno i pensieri. Una donna senza dubbio particolare, bella senza un età conosciuta e bionda da perder la testa. Altezzosa, schiva, gentile e autoritaria allo stesso tempo. Ella era invidiata da tutte le altre donne del paese per via della sua personalità singolare ed attrattiva e per la predisposizione dei rispettivi mariti ad essere in qualche modo ossequiosi nei suoi riguardi. Non si faceva amare ma non la si poteva odiare.
    
    La Padrona mi adottò molti anni or sono da un orfanotrofio della città e mi accolse in quella casa lussuosa che ancora ero un bambino, un bambino senza passato, e mi allevò disciplinato ed ubbidiente, non come un figlio bensì come un servo. Non ero il solo ad esser stato adottato da lei ed allevato ...
    ... dai suoi servitori più anziani secondo le sue regole, a dire il vero eravamo in cinque, ovvero due maschi e tre femmine, ma forse ero l'unico tra tutti i suoi servitori di cui si fidava veramente.
    
    In tutti quegli anni passati al suo cospetto avevo visto molte donne passare per quella casa, da mogli di nobili signori ad attrici di teatro famose fino a domestiche stagionali, ma mai nessuna di loro riuscì a catturare la mia attenzione e tanto meno a far crescere in me desideri sessuali come solo la Padrona di casa faceva, ma ovviamente lei ne era all'oscuro..o almeno così pensavo io.
    
    Per via delle regole impartitemi io non avevo giorni liberi e tanto meno potevo avere una vita sociale o amici al di fuori della dimora. La voglia di avere rapporti col gentil sesso, ma in primo luogo di averne con lei, era sempre tanta e cresceva in me sempre più, peccato che potevo solamente fantasticare, d'altronde ero un servitore e non so nemmeno se ricordasse il nome che mi diede quando mi prese in casa sua.
    
    Quel giorno avevo quasi finito i miei compiti quando lei si presentò a giudicare il mio lavoro certosino.
    
    Senza mai scomporsi controllò da lontano e approvò socchiudendo gli occhi e chinando la testa lentamente. “Bravo, ben fatto!” ella esclamò con un tono strano che sembrava più una critica che un complimento “ti avrei punito se non fossi stato attento.” .
    
    La guardai passarmi davanti e, senza fare smorfia alcuna, mi inebriai del profumo di femmina che si era lasciata dietro. ...
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