L'Addestratrice. (2)
Data: 21/11/2020,
Categorie:
Zoofilia
Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti
... fortissimi orgasmi, poi lo staccò a forza. Klaus resistette un attimo ma poi si adeguò. Era il cane perfetto da usare. La Baronessa ne sarebbe stata senz'altro soddisfatta! Ora... dopo i molteplici orgasmi caddi in un attimo di depressione. Io... ragazza seria e prossima al matrimonio che godevo con un animale? E... come potevo nascondere tutto a Werner con il quale avrei dovuto condividere il futuro? Riuscii a convincermi che tutto era temporaneo, consegnato l'animale alla sua futura padrona, tutto sarebbe tornato come prima. Comunque era evidente che l'odore intimo di mamma non era gradito da Klaus. Forse si lavava troppo? Ne parlammo e infine decidemmo che sarei stata io a essere montata. E dopo di me, con Klaus finalmente eccitato, magari anche lei, sempre nell'intento che nel futuro si adattasse alla Baronessa. Fra noi era nata una speciale intimità, non mi vergognavo più di farmi vedere. Quella notte dormii nel suo letto, con Klaus che riposava sdraiato sul pavimento. Eravamo coscienti che iniziata la fase dell'addestramento sessuale tutto doveva procedere senza tentennamenti e che, ad un certo punto, dovevamo coinvolgere la futura padrona di Klaus, la Baronessa. Continuammo per alcune sere con la fase del leccamento. Ora Klaus si soffermava anche a leccare mamma, forse aveva seguito il mio consiglio e si lavava meno? Anche lei, come me, precipitava proprio in una serie d'orgasmi sempre formidabili. Klaus era davvero un grande amatore. Werner non ci aveva mai provato ...
... a leccarmi, neanche ci aveva mai pensato... credo, forse era troppo delicato e mi rivolgeva attenzioni come se fossi di una fragilità estrema! Insomma... ora c'era Klaus e la sua lingua ruvida, e questo mi stimolava i sensi in un modo incredibile. Avevamo preso anche a giocare con il pene di Klaus, lo masturbavamo, lo tenevamo stretto con la mano dietro il bozzo e con l'altra, adeguatamente bagnata di saliva, lo accarezzavamo. Il suo pene diventava duro e grosso. Il bozzo poi diventava voluminoso, poco meno di una palla da tennis. Ci sembrava inverosimile che potessimo riceverlo dentro la vagina. Passare alla fase successiva dell'addestramento ci trovava titubanti. Una cosa era farsi leccare e un'altra farsi penetrare da un pene canino, ci sembrava un limite difficile da superare. Rimandavamo infatti la cosa sera dopo sera finché successe che telefonò la Baronessa per sapere i nostri progressi. Sentito a che punto eravamo, comandò che le fosse portato Klaus, voleva vederlo, disse. Obbedimmo con sollecitudine e fui io a portarlo da lei, raggiunsi il castello e dopo una brevissima attesa fui ricevuta. La Baronessa era nella sua camera da letto, vestita solo da una leggerissima e trasparente vestaglia. Era una donna bellissima! I capelli serici biondi come l'oro, occhi di un verde smeraldo e una carnagione candida come la neve. Il suo corpo poi...! Era di una armoniosità eccelsa! Un bellissimo seno e il resto pari a questo. Scese dal letto e si complimento' per la bellezza di ...