1. Il campeggio nudisti.


    Data: 21/11/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... rilassante, mentre se viene un temporale, te lo godi senza paura di essere spazzato via. Una vita nella natura, insomma da naturista.
    
    Per le cinque del pomeriggio avevamo montato la tenda e scaricato la barca, poi siamo andati allo scivolo a metterla in acqua, operazione che ormai facciamo con facilità. Quindi abbiamo legato la barca alla boa che ci hanno assegnato, facciamo l’ormeggio, alziamo l’albero, cazziamo le drizze e… per oggi basta. Siamo in vacanza.
    
    Quindi non ti metti il costume da bagno e via, il mare non può attendere. Come sempre, la prima cosa che facciamo quando entriamo in mare è quella di scrutare il fondale. Ci passeremo un paio di mesi ed è bene vedere se è pulito, fin dove sia possibile eventualmente portare la barca o il gommone di un amico, se le mareggiate dell’inverno hanno modificato il fondale. Era tutto a posto. Salvo una mezza secca che era piena zeppa di ricci di mare, della quale abbiamo preso nota perché con la bassa marea avremmo potuto rischiare di pungerci.
    
    La prima serata, come d’abitudine, mangiammo nel ristorante del campeggio. Alle 10, tutto essendo a posto, andammo a letto. E ci addormentammo subito, sia perché eravamo stanchi, sia perché nel campeggio nudisti non si fa molto sesso. Anzi, non se ne fa per niente. Noi, poi, eravamo arrivati al settimo anno di matrimonio e ci trovavamo un po’ meno assatanati degli anni fin lì trascorsi insieme. Ma finché l’interesse cala in uguale misura insieme, non ci sono problemi.
    
    La ...
    ... mattina dopo prendemmo la barca, infilammo il timone e la deriva, issammo le vele e andammo con calma a fare la spesa al porto di Rovigno. Anche questa è un’operazione che facciamo sempre, perché l’automobile la usiamo solo se indispensabile. Arrivi al porto, ormeggi senza i problemi di posteggio, fai la spesa con calma, poi torni a casa per scaricare la roba e sistemarla nella dispensa e nel frigo elettrico da campeggio, che abbiamo sistemato nella parte interna destra della tenda. Più tardi avremmo ripreso il largo per il fiordo di Lehm.
    
    Stavolta però al ritorno ci attendeva una sorpresa. Qualcuno aveva posteggiato il camper proprio vicino la siepe che protegge la nostra piazzola. Andai a vedere e vidi che era un supercamper tedesco. Cercai i proprietari e li vidi mentre stavano scendendo in mare. Nudi e guardinghi per non scivolare. Ero furioso.
    
    - Entschultigung! – Urlai in tedesco indicando l’autocaravan. – Scusate, è vostro il camper?
    
    - Ja… – Mormorò lui, preoccupato più a non scivolare che a rispondermi.
    
    - Non potete lasciarlo lì! – Gridai seccato in tedesco. – I camper non possono stare nel campeggio. Chi vi ha fatto entrare?
    
    - La direzione. – Rispose sempre in tedesco, meravigliato per la domanda. – Per una notte devono accettarli, perché è vietato il campeggio libero e non ci sono siti per i camper.
    
    - Ach… – Risposi più accomodante. Non sapevo dei permessi di giornata. – Restate solo un giorno?
    
    - Sì, siamo di Fürst, vicino Norimberga, e stiamo andando ...
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