1. DALL'UCRAINA


    Data: 22/11/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: arturo02

    ... della vacanza si poteva parlare praticamente di tutto; miracolo della giovinezza. Furono mesi intensi, facevo da mamma e da papà, mi dedicavo interamente a lei, mi aiutava a cucinare e riordinare, la portavo al mare e in gita nelle nostre città, era allegrissima e vivace ma capiva quando dovevo lavorare, quel poco che mi ero imposto, e mi lasciava tranquillo standosene in piscina e al sole. Era rifiorita (e le analisi che le faceva Marta lo dimostravano) e io con lei, la mia depressione era sparita. Si stabilì una forte complicità e mi chiamava Papo, spesso mi abbracciava e mi baciava e mi diceva che non era mai stata cosi felice in vita sua. Vedendola cosi contenta evitavo di chiedere della sua vita nel suo paese, volevo farle godere sino in fondo tutto quello che potevo offrirle, anche se l�organizzazione mi aveva avvisato di non esagerare perché poi sarebbe ritornata in una realtà diversa e più squallida��L�estate passò velocemente e per Katri arrivò il momento di tornare a casa; acquistammo un po� di vestiario da regalarle, le diedi dei libri per migliorare l�italiano, un po� di soldini per lei e per la famiglia e la promessa che l�estate prossima sarebbe ritornata. Mi ero affezionato in maniera incredibile a quella bambina e Marta mi riempì di soddisfazione dicendomi che ero un ottimo �papà�.Durante l�anno sentii parecchie volte Katri per telefono e l�anno dopo ritornò da noi per i quattro mesi estivi. Era cresciuta ed era ancora più bella. Parlava molto bene ...
    ... l�italiano e comunicare era diventato molto più facile. Era rimasta la bambina allegra e schietta che avevo lasciato un anno prima, sempre educata ed ubbidiente. Nel giro di pochi giorni si ristabilì tra me e lei quella confidenza e complicità, nata un anno prima. Fu l�anno in cui cercai di conoscere a fondo la sua vita nel suo paese: viveva a circa 200 Km da Cernobyl, in un paesino, isolata in campagna con i suoi genitori e due fratelli, tutti contadini. Una vita abbastanza dura dove per andare a scuola doveva fare 40 Km tutti i giorni. Una volta le chiesi se dopo essere stata da noi, tornare al suo paese era �difficile�; molto serenamente mi rispose che �si era difficile ma si adattava alla realtà�. In quell�anno mi accordai con l�onlus per finanziare gli studi di Katrina nel suo paese. L�estate finì e Katrina ritornò al suo paese; la richiesta da parte sua di ritornare l�anno dopo fu quasi una preghiera e noi la rassicurammo e in fatti l�estate dopo ritornò. Rivederla fu una sorpresa: era ulteriormente cresciuta e affinata e non era più una bambina ma una donna e neanche tanto in �miniatura�; il seno era cresciuto, sotto la maglietta si notavano chiaramente due piccoli palloni perfettamente tondi con due punte pronunciate (infatti mi resi poi conto che non usava assolutamente reggiseno), la vita e i fianchi stretti e un sederino alto e tondo. Ma il cambiamento più pronunciato, come poi constatai, era nel carattere: sempre allegra, sorridente, educata ed ubbidiente ma con un�aria ...
«1234...15»