1. DALL'UCRAINA


    Data: 22/11/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: arturo02

    ... affiorava dall�acqua, il ventre piatto, l�inguine coperto di peli dorati e le cosce leggermente dischiuse. Rimase così per qualche attimo poi raddrizzò la schiena. Presi il sapone e incominciai a insaponarla, collo, spalle, braccia, schiena. Era bellissimo il contatto con quella pelle liscia e calda. Non so cosa mi prese, avrei dovuto piantarla lì e andarmene e invece dissi � tirati su�. In un attimo si alzò e presi a insaponarle la vita e poi il sedere e poi scesi ad insaponare le cosce evitando accuratamente i �punti critici�. Ad un tratto, con un saltello, Katrina si voltò verso di me, e guardandomi con un sorrisetto tra l�angelico e il luciferino, mi invitò silenziosamente a continuare il lavoro davanti. La guardai serio per un attimo, indeciso su cosa fare, poi presi la saponetta e iniziai a insaponarle il seno. Usavo le due mani, sentivo sotto di esse quei due palloncini sodi e scivolosi con le punte dure, non la guardavo in faccia, mi attardai un po� più del necessario, poi di colpo dissi � ora finisci tu, fai presto che dobbiamo preparare la cena� Uscii dal bagno con una erezione paurosa, dandomi del coglione. Arrivò in cucina aiutandomi ad apparecchiare, come se niente fosse; mi costrinsi ad essere il più normale possibile. Arrivò una telefonata di Marta per avvisarmi che era bloccata al Pronto Soccorso per una emergenza e sarebbe arrivata a tarda notte. Andò a monte il programma della serata, un giro a P*****. Dissi a Katri che avremmo ripiegato sul thriller su CD ...
    ... affittato giorni prima. Sorridendo mi disse che andava benissimo. Mangiammo, riassettammo la cucina e ci sedemmo comodi sul divano. Come il solito, quando eravamo da soli, subito si accoccolò contro di me, e le misi il mio braccio sulle spalle. Il film scorreva sul video, parlavamo, commentavamo, ogni tanto si alzava a prendere da bere, qualche cosa da sgranocchiare, a far pipi, si riaccoccolava sempre e se non le mettevo il braccio sulle spalle, faceva da sola. Ad un tratto si sdraiò sul divano come presa da improvvisa stanchezza, appoggiandomi la testa praticamente sull�inguine movendosi un po� come per trovare una posizione comoda. Senza volerlo mi ero irrigidito, con la mano appoggiata al suo fianco e così rimasi. La mano rimasta libera di Katrina era invece appoggiata alla mia coscia. Attraverso il tessuto sentivo il calore intenso della sua mano. Dopo un po�, sempre con la massima naturalezza, mi prese la mano rimasta sul suo fianco e la portò sulla pancia, si girò e mi sorrise come a farmi capire che voleva essere abbracciata. Sorrisi anch�io e feci una leggera pressione sulla pancia. Non lasciò la mia mano tenendo la sua sulla mia. Sempre con la massima naturalezza si portò la mia mano sotto la maglietta sino a coprire un seno e, visto che tenevo ferma la mano, con una leggera pressione mi invitò a stringerlo. Presi a palparlo delicatamente e ad accarezzarlo, solo allora tolse la sua mano e la riappoggiò sulla mia coscia. Sotto la mano sentivo il capezzolo indurirsi, ...
«1...345...15»