1. La cliente della pausa pranzo – parte I


    Data: 22/11/2020, Categorie: Tabù Maturo Autore: highheels899, Fonte: xHamster

    ... famiglia. Invece lui si mostrò disponibile a soddisfare le mie richieste (purtroppo non ancora quelle erotiche).Al momento del pagamento gli rivolsi un ultimo sguardo in lontananza, ricambiato, e mi allontanai. Tornai in ufficio, ero l’unica presente per via della festività e mi sentivo sola. Mi sedetti sulla mia poltrona di pelle e bagnandomi il dito medio e l’indice della mia mano destra li feci scorrere all’interno della gonna corta, spostai le mutandine e le infilai su per la mia vagina bagnata. Lo sguardo, la voce, i muscoli del giovane commesso avevano causato in me un’eccitazione tale che poteva essere placata solo con la masturbazione.Dopo qualche minuto di dita, passai al sodo. Mi sfilati i miei amati tacchi per salire a gattoni sulla scrivania di vetro. Il vetro sui piedi s**tenava i miei recettori della pelle che tramutavano il tatto in sensazione che mi avvicinavano all’orgasmo. Presi saldamente tra le mani il vibratore a forma di cazzo che tenevo nel primo cassetto e con movimenti lenti ma decisi, iniziai a penetrare la mia figa con delicatezza. Accesi il vibratore e un brivido seguito da un rumore vicino mi fece trasalire. Sentii la porta aprirsi. Giovanni, il mio schiavetto sessuale era entrato. Premetto che ero solita sfruttarlo per soddisfare i miei capricci, ricattandolo di raccontare delle sue scappatelle notturne alla moglie. Generalmente ero solita dominarlo o giocare col suo cazzo, spesso maltrattandolo coi miei tacchi o anche solo semplicemente ...
    ... segandolo con i miei piedi oliati. Quel giorno non mi aspettavo di vederlo e mi colse impreparata. Mi alzai dalla mia posizione sedendomi sulla scrivania e lui si avvicino. Lo tirai per la cravatta divaricando le gambe. Slacciai poi la cintura notando che il suo pene era già duro e dritto.. non voglio tediarvi coi dettagli, a quel punto con colpi decisi mi feci penetrare e al termine inginocchiandomi al suo capezzale raccolsi la sua calda sborra nella mia boccuccia.Per tutto il tempo e anche dopo il rapporto continuavo a pensare a quel ragazzo del negozio. Avrei voluto fosse lui a trapanarmi in tutti i miei buchi. Sicuramente il suo giovane cazzo non vedeva l’ora di scopare una bella Milf come me. Ma se non gli fossi piaciuta? Se ormai non fossi stata più abile nel rapporto come un tempo? Dovevo assolutamente soddisfare la mia vogliaIl giorno successivo, il terzo di fila, mi recai al negozio e con una scusa banale chiesi se era presente il giovane. Mi dissero che stava uscendo perchè terminato il turno e a quel punto cercai di nascondermi per non farmi notare da lui e tornare il giorno successivo. Ero bagnata come una ragazzina. L’eccitazione e la perversione in me erano palpabili. Mi ero vestita Con Zeppe altissime dorate, adornate con dei brillanti. Pantaloni neri in latex aderenti sulle mie forme ed una magliettina con un maglioncino molto leggero color sabbia. Cappello di paglia e occhiali da sole a completare il tutto. Vidi in lontananza il ragazzo uscire, lui mi vide ma tirò ...